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Torna il GNL negli stabilimenti Fincantieri in Italia

Torna il GNL negli stabilimenti Fincantieri in Italia

Dopo una pausa di 5 anni, tornano le lavorazioni di navi a GNL negli stabilimenti italiani di Fincantieri. Nel 2016 la società varò nel cantiere di Castellamare di Stabia il primo traghetto a GNL costruito fuori dall’area scandinava, destinato ad un armatore canadese. Ben maggiore l’impegno adesso, con l’avvio della costruzione – taglio della prima lamiera lo scorso 3 settembre – di due navi da crociera per Princess Cruises, brand di Carnival Corporation.
Di nuovo presenti (e il GNL small scale mai assente)

Di nuovo presenti (e il GNL small scale mai assente)

Manca poco più di un mese al tradizionale evento promosso e organizzato da Mirumir per fare il punto a livello nazionale e internazionale sugli sviluppi degli usi diretti del GNL (Bologna, 6-8 ottobre)
Già 22 le reti cittadine sarde, anche nuove, a GNL

Già 22 le reti cittadine sarde, anche nuove, a GNL

A fine agosto la società Medea Gas, società operativa di Italgas per la metanizzazione delle reti cittadine della Sardegna, ha comunicato l’andamento delle attività, elencando i comuni già serviti dal gas naturale con depositi di piccola taglia di GNL riportato dallo stato liquido a gas compresso tramite vaporizzatori.
I porti di Galveston e New Orleans verso il GNL

I porti di Galveston e New Orleans verso il GNL

I porti USA di Galveston, Texas, e di New Orleans, Louisiana, che entrambi affacciano nel Golfo Del Messico, hanno firmato accordi con società specializzate nella logistica e rifornimento di GNL per il traffico marittimo delle navi che utilizzano questo combustibile.
Depositi GNL in Sardegna: anche IVI petrolifera supera la VIA

Depositi GNL in Sardegna: anche IVI petrolifera supera la VIA

Con decreto del 12 agosto scorso il MITE ha concluso positivamente la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il deposito costiero di GNL nel porto di Santa Giusta (Oristano) proposto da IVI petrolifera. Ultimo passaggio per la realizzazione del progetto l’autorizzazione da parte dello stesso MITE, che ha unificato le competenze ambientali con quelle industriali già del MISE.