Nell’incontro on line promosso dall’Università di Cagliari con il supporto organizzativo di ConferenzaGNL dello scorso 3 giugno, dedicato agli sviluppi del GNL come combustibile soprattutto per uso marittimo ma anche per la metanizzazione di Sardegna, Corsica e valutazioni sull’Isola d’Elba, il prof. Giovanni Satta dell’Università di Cagliari ha aggiornato i dati sulla consistenza della flotta di navi a GNL al 2027.
In meno di tre anni Babcock LGE, compagnia specializzata in soluzioni per il GNL, ha venduto 50 impianti di riliquefazione del boil-off gas (BOG) per altrettante navi. Gli impianti, basati sulla tecnologia proprietaria “ecoSMRT” per il recupero dei gas di Boil-Off (BOG) sono impiegati oggi nelle navi metaniere.
Secondo un recente studio commissionato da Sea-LNG e da SGMF (Society for Gas as a Marine Fuel) alla società di consulenza Sphera, l’utilizzo del Gas Naturale Liquefatto nel trasporto marittimo consentirebbe una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 23%, a seconda delle tecnologie utilizzate.
Negli scorsi giorni, in occasione del primo rifornimento ed entrata in servizio del primo deposito costiero di GNL del Mediterraneo nel Porto di Santa Giusta ho sottolineato sui social la rilevanza per i cittadini sardi di questo evento. Ho registrato alcuni commenti che sostanzialmente dicono: troppo tardi per la metanizzazione dell’isola, il futuro è adesso “sole, vento e alberi”. La “Sardegna ha già dato”
Lo scorso 26 maggio è arrivata presso il deposito costiero Higas nel porto di Santa Giusta – Oristano la nave cisterna Avenir Accolade, per effettuare il primo rifornimento di GNL. Nei giorni seguenti è così entrato in operatività il primo impianto di questo tipo nel Mediterraneo.