Total e ENI si posizionano nella produzione di bioGNL

A inizio anno Total ha rilevato la Fonroche Biogaz, leader nel mercato francese della produzione di gas rinnovabile da digestione anaerobica, con una quota superiore al 10%, per 500 GWh di capacità installata nel 2020 con sette impianti in produzione e quattro in costruzione.

"Questo è un importante passo avanti per noi per realizzare il bioLNG come una vera soluzione di carburante marino per la decarbonizzazione delle navi", ha dichiarato Tuersday Lerome Leprince-Ringuet, amministratore delegato dell'unità di bunkeraggio Total Marine fuels Global Solutions, come riportato dall’agenzia specializzata Ship and Bunker.

Total ha in portafoglio contratti pluriennali di fornitura di GNL con il gruppo armatoriale CMA CGM, portacontainer, e MSC per le crociere, ed ha in arrivo una nave cisterna da 18.000 mc di GNL. L'utilizzo del GNL potrebbe essere sufficiente per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell'IMO per il 2030 ma non lo sarà per raggiungere l'obiettivo del 2050 di eliminazione totale delle emissioni.

BioLNG e LNG sintetico prodotti utilizzando energia rinnovabile potranno essere gradualmente miscelati con GNL fossile per aiutare la navigazione a soddisfare il target più vincolante, e questo potrebbe essere fatto utilizzando l'attuale generazione di navi alimentate a gas.

Per il primo bunkeraggio a Rotterdam della nuova portacontainer alimentata a gas della CMA CGM, la CMG GGM Jacques Saade a novembre 2020, Total ha fornito bioGNL per circa il 12% dei 17.300 mc di GNL che ha consegnato alla nave. Ma la compagnia ha detto che si trattava di una parte una tantum, piuttosto che una parte regolare del contratto di fornitura della nave.

Con l’acquisizione di Fonroche Biogaz, Total diventa uno dei principali attori nel gas rinnovabile in Francia e in Europa, e rafforza in modo significativo la sua presenza nel settore, già efficace attraverso le sue affiliate Méthanergy (produzione combinata di calore ed energia da biogas), PitPoint e Clean Energy (produzione di biometano e distribuzione tramite una rete di stazioni Bio-CNG / Bio-LNG rispettivamente in Benelux e negli Stati Uniti.

Philippe Sauquet, Presidente Gas, Renewables & Power di Total ha dichiarato: "Nel 2020 abbiamo comunicato la nostra intenzione di contribuire allo sviluppo di questo settore, che ci aspettiamo diventi più competitivo nei prossimi anni. Intendiamo produrre 1,5 terawattora (TWh) di biometano all'anno entro il 2025 e Fonroche Biogas è quindi la pietra angolare del nostro sviluppo in questo mercato".

Entro il 2030, Total prevede di produrre da 4 a 6 TWh di biometano all'anno.

Più recentemente, anche ENI, già attiva con bioraffinerie per la miscelazione bio dei carburanti tradizionali, ha acquisito la FRI-ELBiogas Holding, leader in Italia nella produzione di biogas. L’acquisizione è avvenuta tramite Ecofuel, la società di Eni deputata a gestire gli investimenti nell’economia circolare. FRI-ELBiogas Holding possiede 21 impianti per la generazione di energia elettrica da biogas e un impianto per il trattamento della FORSU - la frazione organica dei rifiuti solidi urbani - che Eni intende convertire alla produzione di biometano, con l’obiettivo di immettere in rete, a regime, oltre 50 milioni di metri cubi anno.

Con questa acquisizione Eni pone le basi per diventare il primo produttore di bio-metano in Italia e si integra con l’incremento delle stazioni di servizio Eni che erogano GNC e GNL. «Con questa operazione abbiamo posto le basi per una forte crescita nel settore del biometano  – ha dichiarato Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni - che verrà distribuito nelle stazioni di servizio Eni, sia come gas naturale compresso che come gas naturale liquefatto.”

L’accordo è soggetto ad alcune condizioni sospensive, tra cui l’autorizzazione delle autorità Antitrust competenti.

Fonte: Shipandbunker - Total - Eni