Lo scorso 3 marzo, negli Stati Uniti, presso lo storico NASA Marshall Space Flight Center di Huntsville (Alabama) si è tenuto il primo test in scala naturale della camera di combustione del motore criogenico M10 a metano e ossigeno liquidi (GNL - LOx) per il terzo stadio del futuro lanciatore Vega E dell’italiana AVIO Aerospazio.
La camera è stata sviluppata da AVIO nel quadro del programma per il trasporto spaziale dell'ESA, con un'innovativa tecnologia Additive Layer Manufacturing (stampa “3D”) che permette l'ottimizzazione dei costi e dei tempi. La sperimentazione ha verificato il funzionamento del motore, la sua durata durante ripetuti cicli di avviamento a caldo e il riscontro dei modelli usati per il suo sviluppo.
Messo a punto nello stabilimento AVIO italiano di Colleferro, nelle vicinanze di Roma, l’M10 è un motore nella classe di spinta 10 tonnellate, progettato per sostituire gli attuali terzo e quarto stadio del lanciatore Vega accorpandone le prestazioni a un costo decisamente più contenuto: meno di un milione di Euro rispetto ai costi attuali di circa 5 milioni di Euro.
A partire dal 2024 sarà il primo propulsore europeo a metano liquido, a portare l’ultimo stadio dei Vega fino a 700 chilometri dalla Terra con carichi utili anche di 3 tonnellate aprendo la strada alla nuova generazione di lanciatori più versatili, il Vega Evolution e il Vega E light.
Rispetto agli attuali, i nuovi propulsori a GNL e LOx, verso cui si sta orientando l’industria aerospaziale, permettono ripetute accensioni e spegnimenti, in modo poter collocare i satelliti trasportati su diverse quote e posizioni.
Fonte: AVIO