di Diego Gavagnin e Sergio Garribba
Grande interesse hanno suscitato i Webinar organizzati nelle scorse settimane da ConferenzaGNL, in collaborazione con le associazioni del settore, seguiti da centinaia di operatori e soggetti interessati. L’obiettivo era ridare voce ad una filiera industriale silenziata dai mesi di quarantena, fare un bilancio e ragionare sul futuro.
Non riassumeremo qui le informazioni, le valutazioni, le nuove idee e le proposte emerse, per le quali rimandiamo all'ampia e approfondita rassegna stampa curata dai giornali dell’energia, e per chi non avesse potuto seguirci alle registrazioni degli eventi (Clicca qui per il primo Webinar, Clicca qui per il secondo Webinar).
Nonostante la sua gioventù, il GNL per i trasporti e gli altri usi diretti ha dimostrato una solidità e maturità imprevisti durante la crisi sanitaria, e condividiamo l’opinione di chi ha detto che non ha senso parlare di esso come uno dei soggetti per la transizione energetica. E’ già la transizione.
I sistemi economici mondiali hanno ora, subito, a disposizione una piattaforma tecnologica ampiamente disponibile sui cui lavorare per andare oltre con razionalità ed efficienza. Soprattutto in Europa ci sarà molto lavoro da fare per consolidare questo ruolo non da tutti riconosciuto.
Qui di seguito riportiamo il messaggio inviatoci dal Prof. Sergio Garribba, Presidente del Comitato Scientifico di ConferenzaGNL, che con la consueta lucidità e attenzione riassume in poche parole stato dell’arte, contesto e prossime tappe della filiera nazionale dello small scale LNG, con particolare riferimento all'evoluzione della Direttiva DAFI e al contesto regolatorio europeo.
Considerazioni conclusive degli eventi on line di ConferenzaGNL di giugno 2020
Partecipanti, amici
- Ritengo che un applauso virtuale vada rivolto allo staff di Mirumir, società organizzatrice degli eventi di ConferenzaGNL, a Diego Gavagnin, Coordinatore del Comitato Scientifico, che ci ha riuniti e ha animato il dibattito, a Tommaso Franci per il suo stimolo e problematica introduzione ai lavori, a Daniela Pitton che ci ha efficacemente collegati, a tutti coloro che sono intervenuti a nome di imprese, associazioni, amministrazioni pubbliche, università e istituzioni. Siamo alla conclusione di un ciclo di webinar che con parole oggi comuni definirei gli Stati Generali GNL per un nuovo ruolo in Italia e in Europa.
- Centrale la direttiva DAFI che rimarrà non modificata per qualche tempo. Qui nonostante i progressi fatti nell'attuazione, da parte di molti si vorrebbe che fosse dato un chiaro segnale al Governo su ostacoli e ritardi, soprattutto sulle evidenti carenze nel sistema di distribuzione e “delivery” del GNL. L’obiettivo è anche quello di fornire al Governo elementi utili nel processo di definizione del promesso decreto sulle semplificazioni amministrative e autorizzative. Un interrogativo che molti hanno posto e che non trova risposte certe riguarda le conseguenze dell’epidemia COVID-19.
- Con riferimento alla nuova DAFI o altra iniziativa simile mi sembra che dai webinar emerga una sostanziale convergenza di posizioni che riassumerei in modo molto schematico con due forti NO, tre SÌ e quattro VINCOLI o OBBLIGHI.
I due NO:
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- evitare che la nuova DAFI rappresenti una fuga in avanti a sfavore di una impostazione realistica e pragmatica;
- evitare nella nuova DAFI una curvatura ideologica, come tutto elettrico e idrogeno fin da subito.
I tre SÌ:
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- neutralità per quanto concerne combustibili e carburanti e infrastrutture;
- orizzonti temporali e percorsi certi nella transizione-trasformazione del sistema energia-trasporti;
- flessibilità nei confronti di impostazioni nazionali a parità di grandi obiettivi da raggiungere.
I quattro OBBLIGHI:
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- armonizzazione e certezza fiscale per non penalizzare impegno e investimenti di lungo periodo nella filiera GNL;
- coinvolgimento delle imprese e loro associazioni per lo sviluppo sostenibile e la competitività;
- attenzione per i settori diversi dal trasporto interessati all’impiego del GNL su piccola scala e sfruttamento di possibili sinergie;
- coinvolgimento delle istituzioni finanziarie, quando per contro si noti oggi un atteggiamento della BEI e di altri sfavorevole nei confronti delle infrastrutture per il gas naturale.
- Da ultimo sono state sottolineate le OPPORTUNITÀ’ offerte da alcuni collegamenti, tra questi:
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- primo, è il collegamento tra nuova DAFI, European Green Deal e European Climate Law;
- secondo, è il collegamento con i PNIEC, segnatamente con il PNIEC italiano;
- terzo, è l’attenzione verso l’impiego di risorse finanziarie attese come European Next Generation Fund (Recovery Fund) e altre;
- quarto, sono le possibili collaborazioni e alleanze europee con Grecia, Spagna forse Francia, Germania e altri, le opportunità mediterranee (come è stato detto per West-Med), gli esempi e le esperienze extraeuropee di paesi come Stati Uniti, Cina e Giappone.
- Come sempre dobbiamo guardare con l’ottimismo della volontà al futuro che ci attende e di cui vogliamo essere attori e protagonisti
Sergio Garribba