Purtroppo, nonostante i ripetuti annunci, il decreto legislativo DAFI non è ancora arrivato sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Si dà per scontato che andrà nella prossima riunione di cui però nel momento in cui scriviamo non si sa ancora la convocazione né l’Ordine del Giorno. Visto l’impegno profuso, con largo anticipo, dalle Direzioni tecniche dei Ministeri coinvolti, sarebbe proprio un peccato se non si riuscisse a rispettare la scadenza del 18 novembre per la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale.
Però non è nemmeno giusto comprimere l’analisi e il dibattito delle Commissioni parlamentari competenti, che devono esprimere un parere vincolante, tanto più che il testo del decreto e degli allegati Piani strategici per le infrastrutture nei trasporti e la logistica di GNL, GNC, Elettricità, Idrogeno e GPL, non sono stati sottoposti a consultazione pubblica. Una soluzione ragionevole per accelerare i tempi potrebbe essere un esame congiunto delle Commissioni di Camera e Senato, ovviamente nelle ore in cui non c’è attività d’Aula.
Per lo sviluppo del mercato europeo del GNL e di quello small scale (in particolare per il Mediterraneo Occidentale) è nota l’importanza del rigassificatore OLT al largo di Livorno. Utilizzato fino a pochi mesi fa solo per le esigenze di riserva strategica, adesso l’impianto ha invece terminato la serie di 4 rifornimenti e trasferimento del gas naturale negli stoccaggi geologici nazionali. Il gas sarà quindi a disposizione, nel corso dell’anno, dei grandi consumatori che hanno avuto la possibilità di acquisirlo sul mercato mondiale del GNL in concorrenza di prezzo con quello fornito in Italia via tubo.
Questa operazione, voluta dal Ministero Sviluppo economico su sollecitazione di Confindustria, ha permesso all’impianto di misurarsi per la prima volta con un attività a pieno regime, acquisendo preziosa esperienza, e poi ha aperto la strada all’approvvigionamento dell’impianto da parte di nuovi fornitori da Perù, Nigeria, Norvegia, Qatar.
Questa estensione del mercato potrà avere interessanti sviluppi anche per le future forniture in ambito small scale, ed infatti sono confermati i prossimi lavori per adeguare OLT al reloading su imbarcazioni di piccole dimensioni. Tutto ciò mentre Shell e Engie stanno posizionando le proprie pedine – come sanno i lettori abituali della nostra newsletter – per la partita dei rifornimenti alle navi da crociera e ai depositi costieri che dovranno essere realizzati lungo le coste del Mediterraneo (e prima ancora delle sue Isole).