Repsol ha rifornito di GNL una nave nel porto di Cartagena in Spagna con garanzia della compensazione totale delle emissioni di CO2 associate al consumo del combustibile. Il bunkeraggio è stato effettuato direttamente dal locale rigassificatore di Enagás, con il supporto dell'Autorità Portuale di Cartagena e della Capitaneria Marittima. Finora, il metodo più spesso utilizzato da Repsol è stata la fornitura di GNL da autocisterne con capacità di rifornimento in qualsiasi porto spagnolo.
Il bunkeraggio ha riguardato la nave cisterna chimica battente bandiera svedese Fure Vinga, di proprietà di Furetank Rederi di Donsö, Svezia. La nave, lunga 150 metri e larga 23, ha ricevuto 420 mc GNL in circa 4 ore. La Fure Vinga è arrivata dalla Cina ed ha proseguito la sua rotta verso Rotterdam dopo lo scalo a Cartagena.
Con questo bunkeraggio, Repsol apre la strada a forniture a “emissioni zero” attraverso l'acquisto di crediti di CO2 (VER) nel mercato volontario del carbonio. In ambito marittimo sono note altre esperienze di compensazione dirette, come con la piantagione di alberi, ma non c’era notizia di compensazioni del tipo “emission trading”.
L’operazione ha richiesto una modifica alla regolamentazione del sistema gas spagnolo che promuove questo tipo di approvvigionamento e che pone i porti spagnoli all’avanguardia nel settore. Repsol sta inoltre sviluppando due terminali GNL nei porti di Bilbao e Santander. Per la società spagnola si tratta di un nuovo passo verso l'obiettivo di diventare una società a zero emissioni nette entro il 2050, offrendo agli armatori la possibilità di rendere le proprie attività più ecocompatibili.
Non è noto il costo di acquisto dei certificati né se sia stato ribaltato e in che misura, sull’armatore.
Fonte: Repsol