Marte più vicino grazie al GNL. Ritorno alla Luna nel 2024

Lo scorso 6 maggio si sono svolte le prove di accensione e spegnimento a fermo, senza decollo, del motore Raptor, alimentato con GNL e ossigeno liquido, montato sul prototipo di astronave Starship SN4. Lo ha annunciato direttamente in rete lo stesso Elon Musk, l’innovativo imprenditore sudafricano, che ha fornito foto, video e informazioni sul progetto Starship che la sua società SpaceX sta sperimentando.

Nella fotografia che pubblichiamo si vede il motore Raptor all’interno della Starship SN4, al centro di uno scompartimento di circa 9 metri di diametro, testato con successo nel sito prove di Boca Chica in Texas.

Elon Musk ha anche annunciato che nel corso dei futuri test non sarà necessario bruciare il gas naturale, come si vede dalla torre sulla destra del video, sostituito da energia elettrica fornita da moduli fotovoltaici.

In precedenza, lo scorso luglio 2019, dopo prove a fermo, un test del Raptor, montato sul prototipo Star Hopper, è decollato fino a 150 metri di altezza. Star Hopper ha anche manovrato in modo da atterrare, sempre in posizione verticale, su di una postazione diversa da quella del decollo.

Anche per Starship SN4 il passo successivo sarà un test con decollo fino a 150 metri, seguito da un altro lancio, ancora senza equipaggio, che raggiungerà l’altezza di circa 20 chilometri. Per questo secondo esperimento il prototipo sarà lo Starship SN5, dotato di sei motori Raptor.

Per superare la forza gravitazionale della Terra, lo Starship finale dovrà essere montato su un altro vettore molto più potente, il Super Heavy, dotato di almeno 30 motori Raptor.

Super Heavy e Starship saranno completamente riutilizzabili, rendendo molto più economici rispetto ad oggi i viaggi spaziali. Oltre alle crociere di turisti paganti, il principale obiettivo di Elon Musk è Marte, verso il quale prevede di lanciare flotte di astronavi ogni 26 mesi. L’intervallo è necessario per il corretto allineamento della Terra con il Pianeta Rosso, dove saranno trasferiti esseri umani e create delle città.  

Intanto la NASA, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, ha affidato a SpaceX l’incarico di portare astronauti sulla Luna entro il 2024, nell’ambito del nuovo programma di esplorazione Artemis. Il contratto prevede di dotare lo Starship di una navicella spaziale per l’atterraggio sulla superficie lunare e il trasporto di robot per la movimentazione dei carichi.

Fonte: Globalscience