Lo scorso aprile è stato avviato presso la Regione Sardegna il processo autorizzativo per l’ammodernamento e la riattivazione dell’impianto di produzione di alluminio dell’ex ALCOA (oggi Sider Alloys) di Portovesme. Il revamping dell’impianto e l’alimentazione dei processi di produzione utilizzeranno il GNL, non essendo presente nell’isola una adeguata rete di distribuzione del gas naturale.
Il GNL sostituirà i precedenti sistemi di alimentazione della fonderia (bruciatori e preriscaldo attrezzature di colata e, fino alla sua dismissione nel 2009, il forno di omogeneizzazione Ehlaus) e del Rodding (preriscaldo nippli) basati sul GPL e sull’olio combustibile per l’alimentazione dei bruciatori dei forni. Prevista la realizzazione di un deposito di GNL (che sostituirà i due serbatoi dismessi da 110 m3 ciascuno di GPL) e di un nuovo sistema di distribuzione interna del metano liquido.
Ne hanno dato notizia i giornali specializzati Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana, dopo la pubblicazione sul sito della Regione del progetto e della relativa documentazione ambientale, necessari per ottenere l’avvio dei lavori, previsti in 28 mesi. In fase di cantiere è previsto un picco occupazionale di 200 persone. Nella fase di esercizio saranno 375 persone dirette e un numero variabile di indiretti per un totale di circa 450 persone.
Nella documentazione si fa riferimento anche al progetto di riavvio della vicina Eurallumina, altro impianto fermo da anni, che prevede l’alimentazione a GNL dei forni di calcinazione e la realizzazione di una centrale di cogenerazione anch’essa alimentata a GNL.
Fonte: Quotidiano Energia - Staffetta Quotidiana