A fine agosto la società Medea Gas, società operativa di Italgas per la metanizzazione delle reti cittadine della Sardegna, ha comunicato l’andamento delle attività, elencando i comuni già serviti dal gas naturale con depositi di piccola taglia di GNL riportato dallo stato liquido a gas compresso tramite vaporizzatori.
Italgas, società leader del mercato italiano della distribuzione di metano, tra il 1918 e 1919 ha acquisito 18 bacini, cui corrispondono altrettante concessioni, dei 33 in cui è stato diviso il territorio sardo ai fini della metanizzazione; più recente l’acquisizione anche del bacino 33. Annunciato il completamento degli interventi previsti nei bacini 7 e 9.
In particolare è stata segnalata l’attivazione dell’impianto di Sorso, Comune della Provincia di Sassari con circa 14.500 abitanti. La rete, di 31 chilometri, è alimentata da un serbatoio di GNL della capacità di 110 metri cubi ed entro l’autunno sarà collegata anche al vicino Comune di Sennori, con 7.000 abitanti.
A differenza delle altre cittadine sarde già servite dal gas naturale tramite depositi di GNL, dove già in precedenza erano distribuiti il gas di petrolio liquefatto (GPL) e aria propanata, quella di Sorso e presto Sennori, di 22 chilometri, sono le prime reti realizzate ex novo e dotate delle soluzioni tecnologiche più d’avanguardia.
Queste reti, definite “native digitali”, dispongono infatti di sensoristica integrata, controllo da remoto, oltre alla predisposizione per l’installazione della fibra ottica a supporto delle attività della società, ma anche a beneficio degli operatori del settore delle telecomunicazioni. Analogamente vengono aggiornate, nella fase di adeguamento per la distribuzione del metano, anche le reti già presenti, inclusa l’installazione dei contatori “smart meter” più recenti.
Qui di seguito l’elenco fornito da Medea per le reti convertite nei bacini 7, 9 e 22, che porta a 22 il numero dei Comuni sardi già serviti dal metano, dando conto dei progressi avuti tra luglio e agosto con 8 nuove conversioni e una rete nuova. Questi comuni erano infatti 14 a fine giugno, come recensiti dalla società di consulenza REF-E, che edita l’aggiornamento semestrale Small Scale LNG Watch. Altri Comuni sono al momento alimentati con carri bombolai di metano compresso in attesa di completare l’installazione dei sistemi GNL.
Bacino 7: Putifigari, Tissi, Cargeghe, Muros, Uri, Ossi, Usini e Ittiri; Bacino 9: Ittireddu, Berchidda, Ozieri e Tula. Nel complesso sono stati convertiti 170 km di gasdotti oggi alimentati da 10 serbatoi di GNL, per una popolazione complessiva di circa 50 mila abitanti. Nel bacino 22, da completare, sono già serviti da metano i comuni di Arzana, Elini, Escalaplano, Ilbono, Lotzorai, Perdasdefogu, Urzulei e Villagrande Strisaili. 92 i km convertiti serviti da 7 impianti di GNL. Questo bacino sarà completato entro l’anno.
Alla fine dello scorso anno era attiva con serbatoio di GNL solo la rete di Quartu S. Elena, promossa dalla ISGAS, storica società di distribuzione di gas industriali di Cagliari. Con la recente acquisizione di ISGAS da parte di Italgas anche questo impianto è entrato nel portafoglio di Medea Gas.
Gli asset di Medea in Sardegna si compongono di circa 1.400 km di reti per il gas naturale, due terzi dei quali già in esercizio, 250 km circa di reti alimentate a GPL in corso di conversione e circa 600 km di reti alimentate ad aria propanata nei Comuni di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, che saranno convertiti a gas naturale. I clienti finali attualmente serviti sono circa 50.000 con previsione di crescita fino a 150.000 nei prossimi anni.