Una recente inchiesta della rivista specializzata on line The Medi Telegraph affronta il tema del “ritardo” della disponibilità di GNL nel porto di Genova mentre sempre più navi che potranno scalare i porti liguri hanno scelto di usare questo combustibile. Tra sei mesi il tenore di zolfo ammesso nei combustibili derivati dal petrolio non potrà superare lo 0,5%, rispetto al 3,5% oggi usato in mare aperto. L’inchiesta si concentra sui progetti dell’armatore genovese Ottavio Novella Spa e della AutogasNord Spa che in collaborazione tra loro dal 2014 pongono il problema ed hanno sviluppato dei progetti.
«L’uso del Gnl è destinato a crescere, ma l’Italia non è pronta, non ha le infrastrutture, e questo limita le potenzialità del mercato. Vorrei che uscissimo da questa spirale niente offerta-niente domanda». Dichiara Valeria Novella, responsabile commerciale dell’azienda di famiglia. Con l’Autorità portuale le due società avrebbero individuato più di un’area adatta a ospitare un deposito di GNL, ma per ora si preferisce non indicarli. Negli scorsi anni sono stati ipotizzati diversi siti che non hanno mai trovato però consenso unanime.
Il progetto prevedrebbe una capacità 10 mila metri cubi di GNL, con possibilità di raddoppio. Potrà essere rifornito, all’incirca una volta al mese, via mare, da navi gasiere provenienti dai grandi depositi dei rigassificatori di Marsiglia, Barcellona o Zeebrugge, e a sua volta rifornirà le navi tramite bettolina e i camion via terra. L’obiettivo, chiarisce Valeria Novella “rifornire sia le navi che i camion, settore dove il GNL è in forte crescita”.
Le due aziende, prosegue Valeria Novella, sono pronte a far fronte direttamente all’investimento: “Circa 50 milioni per costruire l’impianto e altrettanti per costruire la nuova bettolina gasiera”. Nell’alleanza è entrato anche il Gruppo Cosulich, armatore genovese di origini triestine, e anche l’Eni sembra interessata a dare un contributo. “Non ci vuole molto a prevedere che il GNL crescerà in fretta anche nel settore navale, perché al momento è di gran lunga la soluzione che risponde meglio alle nuove regole internazionali”, dice la rappresentante della società.
Costa Crociere del Gruppo Carnival è prossima al varo, a ottobre, della sua prima nave alimentata a GNL, e ha firmato un accordo con la Shell, che controlla diversi impianti nei Caraibi, nel Mar Arabico, nel Mediterraneo (Egitto) per i rifornimenti: “Quando queste e altre future navi faranno scalo a Genova o a Savona, non potranno rifornirsi di Gnl, e noi ci saremo preclusi un mercato. Dobbiamo svegliarci”, ha aggiunto Valeria Novella.
Fonte: The Medi Telegraph