Costa Crociere conferma il Porto di Savona, che per effetto della riforma delle Autorità portuali rientrerà nell'ambito di quella di Genova, come propria base operativa nel Mediterraneo. Anche le prossime navi a GNL attese per il 2019 faranno scalo nel porto ligure che dovrà però essere adeguato, ha spiegato il direttore sostenibilità e relazioni esterne della compagnia di navigazione del gruppo Carnival, Stefania Lallai, ripresa dalle testate specializzate. Necessaria la costruzione delle piattaforme di approvvigionamento, e la condivisione del piano di sviluppo sul lungo termine e la collaborazione per l’adeguamento sul piano normativo tra Costa, con la città di Savona e Autorità portuale.
Nell’attesa, l’approvvigionamento del gas naturale avverrà nave su nave fuori dal porto e riguarderà anche la navigazione in alto mare, confermando la scelta "green" della Compagnia. L'uso del GNL praticamente azzera le emissioni di zolfo, mentre in alto mare si possono ancora utilizzare combustibili con un tenore di zolfo del 3,5%.
I benefici ambientali del GNL riguardano anche la riduzione del 95-100% delle emissioni di particolati, dell’85% degli ossidi di azoto e del 25% di carbonio. Come ha sottolineato la Lallai, con 230 scali su base annua e una movimentazione di un milione di passeggeri la città di Savona è oggi il terzo porto italiano e il quinto in Europa.
Dal dialogo tra Costa, Comune e Autorità portuale di Savona è nato un protocollo d’intesa, primo esempio nel settore crocieristico elaborato con una visione di lungo termine e finalizzato a garantire lo sviluppo sostenibile della città oltre alla creazione di valore economico e sociale e il rafforzamento della sua vocazione turistica.
"Savona è il laboratorio di un modello che Costa intende replicare anche su altre destinazioni. L’approccio multi-stakeholder è infatti fondamentale per raggiungere obiettivi sfidanti e garantire la competitività dei porti in futuro. Se i porti italiani non si adegueranno in maniera sistemica a questo trend innovativo, perderanno di competitività» dunque, ha concluso Lallai, «avere un operatore come Costa è da stimolo per il Paese».