«Con il Quaderno 28 presentato a Napoli nell'ambito di ConferenzaGNL il 15 e 16 maggio scorsi abbiamo tracciato un quadro chiaro ed esaustivo dei vantaggi ambientali ed economici che si possono ottenere con l'uso del gas liquefatto nei trasporti. La diffusione del GNL – dichiara Antonio Malvestio, coordinatore del comitato editoriale del Freight Leaders Council intervistato da “Trasportonline” – deve essere incoraggiata se il governo vuole mantenere l'impegno di ridurre gli inquinanti atmosferici e le emissioni di gas serra. Un obiettivo che può essere raggiunto anche grazie alle 5 proposte individuate dal Freight Leaders Council».
Il Quaderno, realizzato con il supporto di Mirumir-ConferenzaGNL e con l’ausilio di esperti e associazioni, tra cui Assogasliquidi-Federchimica, WEC, REF-E, Conftrasporto, Anita, Assocostieri, Assarmatori, NGV Italy, è scaricabile gratuitamente dal sito www.freightleaders.org.
“Il GNL abbatte le emissioni di CO2 fino al 15% rispetto al gasolio, dimezza gli ossidi di azoto e annulla il particolato e gli SOx. In Italia sono già operative 44 distributori che servono 2.000 camion. Una filiera che si è sviluppata autonomamente perché esiste una domanda di trasporto ecosostenibile” – spiega Malvestio – “Anche l’Europa si sta attrezzando per rifornire i circa 6.000 camion immatricolati in Europa: sono già attivi 150 impianti in 13 diversi paesi, presto anche in Polonia e Bulgaria. Il GNL costa il 43% in meno del diesel (dati 2017) al netto del rimborso dell’accisa. Il dinamismo dimostrato dal settore privato va accompagnato da una chiara volontà politica a sostegno dello sviluppo di questo carburante”.
Le azioni prioritarie indicate nelle conclusioni del Quaderno sono molto precise, sostiene Malvestio e attuabili. “La prima azione è mettere a punto un piano nazionale operativo, con 4 priorità: la definizione di un piano per i depositi costieri; nuovi punti di carico nei rigassificatori di Rovigo, La Spezia e Livorno; una normativa che regoli il rifornimento di GNL ship to ship e un piano per la fornitura di elettricità alle navi ancorate nei porti, che può essere prodotta con piccoli impianti a GNL”.
“La seconda proposta riguarda le accise: per consentire ai trasportatori di pianificare gli investimenti serve un impegno sul medio lungo termine da parte del governo per la stabilità della tassazione. Il PNIEC ha previsto che le accise sul GNL non mutino fino al 2030, ma agli operatori serve certezza normativa”, sostiene Malvestio.
“La terza proposta è per il rinnovo del parco veicoli. Oltre ai contributi da mantenere per un periodo medio-lungo per l’acquisto dei mezzi, il Governo dovrebbe ridurre i pedaggi autostradali per i veicoli alimentati con GNL, analogamente a quanto deciso in Germania per il 2019-2020. Sostenere la produzione dei biocarburanti è la quarta proposta. Servono le condizioni per un’accelerazione delle produzioni di bio-gas e bio-GNL definendo un quadro regolatorio stabile”. "L’ultima ma non meno importante proposta - conclude il Coordinatore del comitato editoriale dei Quaderni - è di sostenere l’uso del GNL per le navi accelerando i processi autorizzativi per lo sviluppo della logistica costiera per i rifornimenti navali”. Secondo Malvestio “sarebbe importante avere regole per ridurre lo zolfo nei combustibili per il mare “chiuso” Mediterraneo, creando una ECA (Emission Control Area), dove lo zolfo ammesso nei combustibili è 0,1% e non 3,5% come adesso”.
Fonte: Transportonline.com