Con decreto del 12 agosto scorso il MITE ha concluso positivamente la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il deposito costiero di GNL nel porto di Santa Giusta (Oristano) proposto da IVI petrolifera. Ultimo passaggio per la realizzazione del progetto l’autorizzazione da parte dello stesso MITE, che ha unificato le competenze ambientali con quelle industriali già del MISE.
Il progetto prevede lo stoccaggio del GNL in nove serbatoi da mille metri cubi ciascuno (per un totale di 9.000 metri cubi), la distribuzione del metano liquido e la sua rigassificazione per l’immissione nelle reti cittadine tramite dodici vaporizzatori, come segnalato da Staffetta Quotidiana.
Il progetto era stato presentato inizialmente nel 2015 per la Valutazione di impatto ambientale regionale, per poi essere ripresentato con modifiche alla VIA nazionale nel 2019. Nel porto di Santa Giusta Oristano è già attivo del maggio 2021 il deposito costiero di GNL Higas, del Gruppo internazionale Avenir LNG, anch’esso da 9.000 metri cubi, ed è in corso una procedura autorizzativa aggiuntiva per il terzo impianto proposto dalla Edison, da 10.000 metri cubi, che fu già autorizzato dal MISE nel 2017.
Se oltre a Higas fossero realizzati anche gli altri due impianti, il Porto di Santa Giusta avrebbe una capacità di stoccaggio di circa 28.000 mc di GNL, diventando il principale hub del GNL del Mediterraneo. Con rifornimenti quindicinali i tre impianti potrebbero disporre di circa 680.000 mc all’anno, pari a oltre 400 milioni di metri cubi di metano compresso per l’alimentazione delle reti cittadine della Sardegna in via di predisposizione.
In contemporanea con l’approvazione si segnala anche la richiesta di VIA da parte del Consorzio Industriale Provinciale di Oristano per realizzare la rete di distribuzione del gas nelle aree dell'agglomerato industriale di propria competenza, che comprende anche il Porto di Santa Giusta. La rete cittadina di Santa Giusta è già alimentata con metano fornito da carri bombolai.
Fonti: Staffetta Quotidiana