Si è svolto martedì 28 marzo a Roma un incontro tra Associazioni ambientaliste europee ed esperti di inquinamento dell’aria per discutere dell’impatto dei combustibili marittimi sull’atmosfera marittima, costiera e delle città portuali del Mediterraneo.
L’evento, promosso dalla tedesca NABU (Nature And Biodiversity Conservation Union), fondata nel 1899, ha coinvolto l’italiana Cittadini per l’aria, la spagnola Ecologistas en action, la belga Transport & environment, la greca Hellenic ornithological society, la francese France nature environnement, e la maltese BirdLife.
Al termine dell’evento le associazioni hanno condiviso e diffuso una “Dichiarazione di Roma” che chiede di designare il Mediterraneo come “Area a controllo delle emissioni ” (ECA, Emission Controlled Area) come classificate dall’IMO - ONU, International Maritime Organization, e la conseguente applicazione del limite dello 0,1% di zolfo nei combustibili marittimi. Questa misura è già in vigore dal primo gennaio 2015 nelle aree ECA esistenti: i mari dell’Europa del Nord, i mari costieri del Nord America e quelli degli stati caraibici degli Stati Uniti.
Tra gli argomenti trattati nell’evento, arricchito da numerose statistiche: la misurazione dell’inquinamento atmosferico nei porti e globalmente nel Mediterraneo; le possibili contromisure tecniche e regolatorie, la valutazione degli effetti sull’ambiente dell’avvio delle aree ECA nel Nord Europa, la necessità di stabilire una area ECA per il Mediterraneo.
Si sono svolte anche due tavole rotonde alle quali hanno partecipato esperti delle associazioni, ricercatori e rappresentanti governativi europei; per l’Italia è intervenuto Eugenio Minici del Ministero infrastrutture e trasporti oltre alla presidentessa di Cittadini per l’aria Anna Gerometta. Al dibattito ha partecipato anche Alessandro Manuedda, rappresentante del Comune di Civitavecchia, principale scalo crocieristico del Mediterraneo.
Molto apprezzata la “best practice” illustrata dai rappresentanti della società spagnola di traghetti Balearia, la prima nel Mediterraneo ad utilizzare il GNL come combustibile, rifornito nel porto di Barcellona. Oltre che nei traghetti per le Baleari, la compagnia è attiva anche nello stretto di Gibilterra e nei Caraibi.
Su domanda di ConferenzaGNL, gli esponenti di Balearia hanno dichiarato di puntare decisamente verso il GNL , come prova l’ordine per due nuovi traghetti a GNL commissionati ai cantieri italiani Visentini. Per i rifornimenti saranno sfruttate tutte le nuove possibilità che si apriranno con le basi di carico previste a Valencia ma anche a Marsiglia.