Lo scorso gennaio è stato avviato al Ministero della Transizione ecologica l’iter per la Valutazione d’impatto ambientale del progetto di deposito costiero di metano liquido della Olbia Lng terminal srl, con capacità di 40 mila metri cubi nel porto Cocciani di Olbia.
La società è partecipata al 47,5% da Bb Energy trading, al 47,5% da Vittorio Marzano, imprenditore proprietario di Fiamma 2000 e al 5% dal socio Antonio Nicotra. Oltre al deposito costiero, che potrà ricevere navi metaniere da 30 mila metri cubi, la società progetta nell’area anche una centrale di produzione di elettricità da 180 MW.
Il deposito costiero si propone di alimentare la rete di distribuzione del gas di Olbia ed altre reti municipali o industrie, stazioni di rifornimento e tratti di ferrovie sarde non elettrificate, traghetti e altre navi oltre a ridistribuire il GNL con piccole metaniere in altri porti della Sardegna e del Tirreno.
In Sardegna è già attivo il deposito costiero Higas (9 mila mc), nel porto di Santa Giusta – Oristano, e sono già autorizzati altri due progetti di Edison (10 mila mc) e IVI Petrolifera (9 mila mc), mentre un quinto impianto, che ha già ottenuto la VIA, è previsto a Cagliari (22 mila mc).
Fonte: La Nuova Sardegna