Augusta, 13 maggio 2016 | Italia hub del gas naturale, opportunità GNL per il Mediterraneo

Sono disponibili da oggi, integralmente, gli atti e le registrazioni audio delle relazioni e dei dibattiti svoltisi lo scorso 13 maggio nel Workshop “Italia hub del gas naturale, opportunità GNL per il Mediterraneo”, svoltosi presso il Circolo Ufficiali della Base della Marina Militare di Augusta, all’indirizzo  http://go.shr.lc/24ishjG

L’evento, organizzato da ConferenzaGNL in collaborazione con il Comando della Marina Militare della Sicilia e il WEC (World Energy Council – Italia), ha raccolto il più ampio consenso di relatori, sponsor e del qualificato pubblico di operatori del settore.

Per la prima volta in Italia il tema dello sviluppo del mercato del GNL per il trasporto navale non si è limitato a valutare e approfondire le opportunità di una singola area portuale, ma ha affrontato un più ampio contesto geografico, come il Canale di Sicilia posto al centro del Mediterraneo (senza però trascurare le sinergie con le attività on shore, in questo caso la Sicilia).

Focus delle discussioni le prospettive di realizzazione dei depositi costieri di GNL che, come ha riferito il Direttore Generale sicurezza approvvigionamenti e infrastrutture energetiche del MISE, Gilberto Dialuce, dovranno necessariamente fare riferimento ad aree ampie di attività marittime e costiere tali da giustificare investimenti iniziali in un mercato ancora in fase di start up.

Come riferito da Dialuce in conclusione del workshop, lo schema di decreto legislativo in attuazione della Direttiva “DAFI”, di prossima pubblicazione e trasmissione al Consiglio dei Ministri per l’invio alle Camere per il parere, conterrà strumenti incentivanti mirati a favorire la realizzazione dei primi depositi, previsti in 4-5 entro il 2020, seguiti da un'altra decina entro il 2025.

Ai principali depositi seguiranno impianti satellite, come stazioni di servizio per il trasporto terrestre e marittimo, incluse le attività di pesca e il rifornimento ad industrie e reti isolate. Secondo queste prime indicazioni, le localizzazioni puntuali dei depositi principali potranno anche non coincidere con le indicazioni della direttiva, ma risponderanno alle condizioni di mercato e all'iniziativa imprenditoriale.

Una decisa strategia di attuazione anche in anticipo sui tempi previsti dalla stessa Direttiva, come delineata da Dialuce, è stata anche auspicata e pienamente condivisa dalla Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente, rappresentata da Sebastiano Serra, perché ritenuta indispensabile per raggiungere gli obiettivi ambientali decisi a Parigi nell’Ambito del COP 21 e dei conseguenti impegni assunti dall’Italia.