Come negli scorsi anni REF-E ha pubblicato la sintesi e alcune tra le principali tabelle del rapporto sugli usi finali di GNL in Italia nel 2017 (il rapporto completo è riservato alle imprese finanziatrici). Il censimento dei consumi mostra un aumento del 50% sull’anno precedente, trainato da quelli industriali che stanno però cedendo il passo agli usi di trasporto, GNL e CNG.
Proiettando il trend degli ultimi anni, che hanno peraltro risentito del crollo dei prezzi del petrolio, nel 2020 si prevedono consumi 4 volte maggiori, trainati dai trasporti pesanti terrestri e senza ancora apporti significativi dal settore marittimo. Sullo sviluppo del settore pesa la mancanza in Italia di punti di approvvigionamento anche se alcuni progetti di depositi costieri potrebbero essere operativi in un paio di anni a Oristano, Ravenna e Livorno, per un totale di circa 50 mila metri cubi di capacità.
Approvvigionandosi quasi esclusivamente presso il rigassificatore di FOS a Marsiglia, nel solo 2017 sono più che raddoppiate le stazioni di servizio che erogano GNL e CNG, giunte a 15, ed altre tre sono state inaugurate tra gennaio e febbraio 2018; in riduzione gli impianti che erogano CNG che iniziano ad erogare anche GNL. Sono 19 gli impianti in funzione presso le industrie, settore che più di tutti ha risentito tra il 2016 e il 2017 della concorrenza di olio combustibile e altri derivati petroliferi.
Il rapporto, che nel 2017 ha dedicato anche uno speciale focus sulla metanizzazione della Sardegna, sottolinea la problematicità dell’assenza di punti di approvvigionamento e l’incertezza per la messa in opera di provvisorie soluzioni alternative, come l’uso di isocontainer portati via mare. I contenuti del rapporto resi pubblici sono disponibili all’indirizzo: www.ref-e.com/it/what-we-offer/osservatorio-gnl Fonte: REF-E