Domenica 25 ottobre 2020 è un giorno che resterà nella storia dello sviluppo degli usi diretti del GNL nel nostro Paese. Si è svolto infatti con successo, nel porto di La Spezia in Liguria, il primo rifornimento di metano liquido di un’imbarcazione di grandi dimensioni da parte di una nave cisterna. La nave rifornita era la Costa Smeralda, ammiraglia della flotta Costa Crociere, la più grande al mondo che usa il GNL.
A rifornirla è stata la Coral Methane, dell’armatore olandese Anthony Veder, con capacità di 7.500 metri cubi di GNL, affittata da Shell con un contratto di lungo periodo. A sua volta lo statunitense Gruppo Carnival, di cui Costa Crociere fa parte, ha in vigore un contratto di 10 anni con la Shell per il rifornimento globale di GNL per tutte le sue navi che lo utilizzano.
La capacità dei serbatoi di Costa Smeralda è di 3.600 metri cubi, sufficienti per due o più crociere settimanali a seconda della lunghezza delle rotte. Dopo il lungo periodo di “disarmo” dovuto alla prima ondata di pandemia, da un paio di settimane l’ammiraglia della flotta ha ripreso le crociere ma solo in ambito nazionale, partendo da Savona e toccando per ora Cagliari, Messina, Napoli, Civitavecchia, La Spezia e Savona. In precedenza le crociere toccavano Marsiglia, Barcellona, dove si facevano i rifornimenti di GNL, le Balearie, Civitavecchia e Savona.
Per la Coral Methane quello di domenica è stato il cinquantesimo rifornimento di navi del Gruppo Carnival, ma uno dei primi approvvigionamenti presso il rigassificatore di Barcellona. Abitualmente la Coral Methane si approvvigiona a Rotterdam. I caricamenti nella città spagnola possono prefigurare un ruolo più continuativo della Coral nel Mediterraneo, dove nei prossimi mesi dovranno essere riforniti il deposito costiero Higas di Avenir e altre navi da crociera e traghetti, oltre al rifornimento quindicinale della centrale elettrica di Gibilterra della Shell.
Come descritto nel comunicato della Capitaneria di Porto di La Spezia, le operazioni hanno avuto inizio alle 10.58 e termine alle ore 16.13 e, per l’intero arco temporale, è stata interdetta la navigazione per un raggio di 100 mt. dal punto di attracco delle manichette (condotte flessibili dove passa il GNL a meno 160 gradi circa), al fine di non creare moto ondoso. Nel frattempo, in altre aree marine del mondo, le operazioni ship to ship si stanno diffondendo anche in alto mare.
La Coral si è avvicinata al molo Garibaldi Ovest dove era attraccata la Costa Smeralda, si è girata per avere la prua verso il mare ed ha iniziato le manovre di aggancio dei due scafi, distanziati da due appositi pontoni, ancora non disponibili in Italia, giunti da Marsiglia. La Costa Smeralda utilizza le speciali pompe criogeniche sviluppate dall’italiana Vanzetti Engineering.
Il rifornimento vero e proprio, durato circa quattro ore, è stato di 2.400 metri cubi con un rateo massimo di rifornimento di circa 630 metri cubi all’ora. La Costa Smeralda, in caso di necessità, può utilizzare anche il gasolio marino, ma è un vanto dell’armatore l’uso intorno al 100% del GNL da quando le sue navi sono operative.
Per il rifornimento ship to ship nel porto di La Spezia la Capitaneria di Porto negli scorsi mesi, d’intesa con la Direzione Marittima della Liguria, ha istituito un gruppo di lavoro che ha portato alla redazione di una bozza di regolamento che a breve sarà formalizzato e pubblicato alla luce dell’esercizio di questo primo rifornimento, che non va considerato sperimentale, perché basato sulle metodologie standard prescritte dal nuovo regolamento.
L’operazione è stata infatti disciplinata dalla Capitaneria con l’autorizzazione n. 17 del 21.10.2020 in cui sono state inserite tutte le prescrizioni di sicurezza già individuate nella bozza di regolamento ai fini della tutela dell’ambiente, della sicurezza della navigazione, della tutela dei lavoratori marittimi e ai fini antincendio.
L’atto autorizzativo è inoltre conforme alla valutazione del rischio complessivo redatto da un primo istituto di certificazione riconosciuto e validato da un secondo, ovviamente diverso dal primo. Tale valutazione ha tenuto conto di tutti gli scenari possibili che si possano verificare con l’uso del GNL nell’interfaccia nave-nave e navi-terminal. Sulla base di tale studio sono stati individuati i fattori di rischio che, con le prescrizioni adottate, sono stati portati a valori molto prossimi allo “zero”. Il rifornimento è stato coordinato e controllato dalla stessa Capitaneria, con la presenza a bordo dell’unità da crociera di un Ufficiale del servizio sicurezza della navigazione, il chimico del porto ed il tecnico dell’istituto Bureau Veritas che ha validato la valutazione del rischio.
Fonti: ConferenzaGNL - comunicato CDP La Spezia