La globalizzazione non fa viaggiare solo merci (dazi permettendo). Soprattutto diffonde informazioni e con esse genera sentimenti. Progressivamente le opinioni pubbliche nazionali e regionali diventano mondiali. Per questo certe decisioni, certi cambiamenti di umore possono assumere in tempi molto rapidi dimensioni globali e incidere sulle strategie industriali generali.
E’ il caso recente del Diesel, carburante che in poco tempo potrebbe uscire dal mercato. Lo scandalo in USA, la reticenza delle case automobilistiche, le complicità dei controllori, l’intervento della magistratura tedesca, la continua riproposizione del calcolo dei decessi da inquinamento ha reso diffidenti i consumatori. I produttori di auto l’hanno percepito e decidono di non rinnovare i modelli. Per i consumatori questa decisione diventa la prova provata della nocività.
Sconcerto per la rapidità del processo, come la palla di neve che s’ingrossa scendendo e diventa inarrestabile. Affanno dei raffinatori, intenti a spiegare che in realtà eliminando il Diesel è minima la quantità di petrolio risparmiata, e che quindi la riduzione dell’inquinamento sarebbe irrisoria. Probabilmente è vero ma la razionalità non basta se non smuove il sentire, soprattutto se si ha a che fare con la paura. Dalle automobili ai camion, ma qui c’è già una alternativa pronta e praticabile, grazie alla sensibilità della Grande Distribuzione che da qualche anno spinge i trasportatori verso il GNL, “pulito sicuro”.
Lo scorso week end si è votato e secondo buona parte dei commentatori il voto del Sud d’Italia ha espresso una grande insoddisfazione, una specie di denuncia di abbandono. Non siamo in grado di dare una nostra valutazione, abbiamo una visuale troppo ristretta. Ma è un fatto che il GNL, disponibile (anche se dall’estero) e in grande crescita nel Centro-Nord, sotto Roma proprio non c’è, mentre ci potrebbe essere, se solo lo si volesse.
Nelle scorse settimane, al netto del Sud, si sono avute molte conferme del decollo degli usi diretti del GNL, giusto in tempo perché lo vedesse Pier Luigi Vanzetti, che purtroppo ci ha lasciati davvero troppo presto. Con la sua impresa è stato il pioniere nazionale di questa nuova filiera industriale. Si devono a lui i primi impianti stradali, la miccia che ha acceso il sistema. La presenza di quegli impianti e dei nuovi progetti ha influenzato la nascita di ConferenzaGNL nel 2012. Lo ricordiamo tutti con affetto e riconoscenza.