La società lombarda Decal ha rilevato la partecipazione del 35% posseduta da San Marco Gas (sister company di San Marco Petroli) nella joint venture Venice LNG in cui deteneva già il 65%,  diventando in tal modo socio unico della newco che intende realizzare un investimento di 100 milioni di euro per costruire un deposito costiero di GNL a Porto Marghera. (URL scheda progetto)

Con una sua nota, Venice LNG ha ringraziato il socio uscente “per il clima di grande collaborazione e condivisione che ha permesso di realizzare gli studi di fattibilità del deposito e di accompagnare l’avvio dell’attività della newco”, mentre in una comunicazione separata, San Marco Gas ha spiegato che di essere arrivata a questa decisione perché le “strategie di approccio” al mercato del GNL “così come proposte dal socio di maggioranza” sono risultate “diverse dalla visione industriale e dall’analisi di mercato condotta dal Gruppo San Marco”.

La società ha comunque sottolineato la sua intenzione di “continuare nel suo progetto di sviluppo della rete stradale finalizzato a consentire l’utilizzo del combustibile alternativo sul territorio”, lasciando quindi intendere una diversità di vedute con l’ex socio su tale punto in particolare così concludendo la sua nota: “Nella visione di San Marco Gas il deposito di Marghera rappresentava un punto di ingresso strategico per la distribuzione del prodotto sul territorio. Prendendo atto dell’evoluzione del rapporto tra i soci di VeniceLNG, il gruppo San Marco studierà alternative per mantenere il progetto di sviluppo della distribuzione stradale ed industriale del GNL”.

Presentato ufficialmente nel gennaio 2018, Venice LNG riguarda la realizzazione di un deposito di GNL con capacità di 32.000 metri cubi in un’area lungo il Canale Industriale Sud di Porto Marghera. Il progetto prevedeva l’arrivo del gas liquefatto tramite navi gasiere di piccola e media taglia (massimo 30.000 metri cubi) e la sua redistribuzione attraverso autocisterne e bettoline, con una movimentazione annua stimata di 150.000 metri cubi di GNL nella fase iniziale, e di 900.000 a regime.

Nel frattempo, Venice LNG ha confermato che l’iter autorizzativo del progetto prosegue nel rispetto delle tempistiche previste, essendo al momento in corso due procedure parallele: la prima riguarda l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio, di competenza del Ministero per lo Sviluppo Economico che si esprimerà di concerto col Ministero dei Trasporti e d’intesa con la Regione Veneto, l’altra invece è relativa alla verifica di compatibilità ambientale del Ministero dell’Ambiente, che rilascerà il proprio decreto dopo aver sentito il parere degli esperti della Commissione Tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Fonte Ship2shore