BHP Billiton, la più grande azienda mineraria del mondo, ha noleggiato cinque navi portarinfuse che saranno alimentate con GNL. Obiettivo dichiarato dalla società migliorare il proprio rating ambientale. Con questa scelta la società prevede di ridurre del 30% le emissioni climalteranti per ogni viaggio.
Le navi saranno fornite dall'Eastern Pacific Shipping (EPS), dell’israeliano Idan Ofer, e saranno utilizzate per trasportare dall'Australia alla Cina il minerale di ferro, estratto nel continente australiano, necessario all'industria dell’acciaio asiatica.
Il valore dell’accordo con EPS, che copre un periodo di cinque anni a partire dal 2022, non è stato reso noto, né si sanno caratteristiche e cantiere delle cinque navi che saranno costruite. La società israeliana ha investito circa tre miliardi di dollari in navi a GNL, compreso questo ordine.
Alle osservazioni di esperti ambientalisti, BHP ha ribadito le sue previsioni ed ha affermato che il GNL “E’ attualmente l'unica opzione di tecnologia del carburante per ridurre le emissioni che sia commercialmente fattibile e scalabile per le navi portarinfuse".
L’amministratore delegato Mike Henry ha anche annunciato che la società stabilirà presto anche un nuovo obiettivo per le emissioni complessive dei prodotti che vende: petrolio, minerale di ferro e carbone da coke, un altro ingrediente necessario per produrre acciaio.
Recentemente, BHP ha annunciato azioni per utilizzare più energia verde nelle sue miniere di carbone nello stato australiano del Queensland, per ridurre le sue emissioni indirette nel Paese del 20% in cinque anni.
Fonte: Financial Times, 7 settembre 2020