Quella che si è svolta pochi giorni fa a Brembate (BG) è apparsa più come il lancio di un accordo di filiera, piuttosto che una cerimonia di inaugurazione di una nuova stazione di servizio GNL, oltre che di consegna di nuovi camion. Nel settore del GNL sembra consolidarsi una strategia che vede sempre più la partecipazione attiva, progettuale ed economica, di diversi soggetti industriali che rompono gli schemi tradizionali della distribuzione a rete dei carburanti, operando in extra rete ma con infrastrutture aperte a tutti. Protagonisti pe.tra, la grande azienda lombarda di trasporto intermodale e logistica internazionale che ha deciso di realizzare in proprio la stazione di servizio MZ Energia, dedicata ai combustibili alternativi; la concessionaria Iveco Auto Industriale Bergamasca, che ha partecipato all’investimento, la stessa IVECO che ha consolidato il rapporto storico tra le due società con la consegna di 50 nuovi Stralis GNL (che completa una fornitura di 110 mezzi iniziata nel 2015); la BRN Bernardini, che ha realizzato l’impianto; la SOL Spa che ha fornito il serbatoio criogenico; la Michelin Solutions, che dotato i camion di sistemi informatici innovativi per la gestione efficiente della flotta e servizi a supporto al camionista.
Numeri da record per l’iniziativa, a cominciare dall’investimento di 3 milioni di euro per l’impianto con un tempo di ritorno di 5-6 anni; dalla qualità ambientale della flotta pe.tra, che vede oggi il 40% dei mezzi a metano; dalla superficie della stazione, 7 mila metri quadrati e dai servizi che offre ai camionisti (cucine, docce, lavanderia, minimarket, officina con pezzi di ricambio); dalla capienza del serbatoio criogenico, di 100 metri cubi di GNL, che sarà rifornito due volte alla settimana da Marsiglia; dalla velocità di fornitura del prodotto con due erogatori, 160lt/min (oltre 80 kg di GNL) che permette un pieno contemporaneo a due camion in non più di 5 minuti; dalla qualità ambientale dei nuovi Stralis da 400 CV consegnati: - 32% gli NOx, -99% le polveri sottili, due serbatoi da 540 litri per una autonomia fino a 1500 Km; 1700 Nm di coppia, cambio automatizzato 12 rapporti con Eco Roll che permette di risparmiare percentuali di carburante. Pe.tra ha anche deciso di provare il più recente prodotto Iveco, lo Stralis NP da 460 CV con l’acquisizione die due esemplari entro il prossimo marzo.
L’importanza e innovatività del progetto è stata sottolineata da tutti i partecipanti alla cerimonia, Gianandrea Pellegrinelli, presidente pe.tra, Pierre Lahutte, presidente Iveco, ed in particolare da Paolo Zanardi, titolare della Concessionaria di riferimento Iveco Auto Industriale Bergamasca, che ha affiancato pe.tra nell’investimento. Significativo anche l’intervento di Michele Mazzucconi (Mazzucconi Group), produttore di fusioni in alluminio per motori e sospensioni, maggior cliente di pe.tra che ha scelto i mezzi a GNL per rifornire i propri clienti in Germania, tra i quali BMW, Porsche e Audi. Interventi e presenze anche di SOL Spa, con l’ing. Fumagalli, del MIT, con Mario Dogliani, dell’associazione di logistica ALIS, di cui pe.tra fa parte, con Eurgenio Grimaldi della Grimaldi Group, della Bernardini Impianti e delle Istituzioni locali con Paolo Mora, direttore dell’Assessorato sviluppo economico della regione Lombardia.
Come ha ricordato Lahutte, ripreso da “Uomini e trasporti”, “il fatturato della componentistica del gas naturale in Italia raggiunge 1,7 miliardi di euro e questo lo rende un prodotto estremamente maturo, concreto ed economico”. Parlando dell’importanza per le grandi aziende di trasporto di poter disporre di proprie stazioni di rifornimento, Lahutte ha sottolineato come “oggi con il GNL si reinventa il sistema distributivo e le aziende possono riprenderlo in mano anche perché si tratta di un carburante che non richiede particolari processi di raffinazione. Per 80 anni le grandi aziende raccontano di essere state alle dipendenze dei monopoli di distribuzione del carburante. Quindi la rivoluzione del GNL investe i veicoli, ma non solo”.
Fonte: Uomini e trasporti- Comunicato Stampa Iveco