Snam ed Eni hanno firmato un accordo lo scorso 25 maggio per lo sviluppo delle stazioni di rifornimento a metano in Italia sia con GNL sia con metano compresso. La partnership mira a realizzare nuovi impianti all’interno della rete nazionale di distributori Eni, favorendo l’offerta di carburanti alternativi a basse emissioni come il gas naturale. Quest’ultimo, rileva il comunicato stampa, azzera il particolato, principale responsabile dell’inquinamento delle aree urbane, assicurando anche sensibili vantaggi economici per i consumatori.
L’accordo quadro rientra tra le iniziative di Snam per promuovere la mobilità sostenibile, con un investimento di 150 milioni di euro al 2021 per realizzare fino a 300 nuovi distributori a CNG, al fine di supportare lo sviluppo degli impianti per il rifornimento di gas naturale e la loro diffusione più equilibrata nelle diverse regioni del Paese, migliorando anche la qualità del servizio di erogazione agli utenti.
Eni, da parte sua, intende con questa iniziativa rafforzare ulteriormente la sua offerta per la mobilità sostenibile: su una rete di 4.400 impianti, circa 1.000 impianti erogano metano, di cui 2 LNG e 180 CNG.
Forte di una tecnologia consolidata e all’avanguardia nel mondo, l’Italia è il primo mercato europeo per i consumi di metano per autotrazione, con oltre 1 miliardo di metri cubi consumati nel 2015 e circa 1 milione di veicoli attualmente in circolazione.
L’accordo quadro – conclude il comunicato - e i successivi contratti applicativi daranno ulteriore impulso alla filiera industriale del gas naturale nel settore trasporti che rappresenta un’eccellenza tecnologica e ambientale riconosciuta a livello mondiale, potendo inoltre far leva sulla rete di metanodotti più estesa e accessibile d’Europa, lunga oltre 32.000 chilometri.