Dopo i progetti di Higas (società mista con Gas and Heat, costruttore di serbatoi criogenici, CPL Concordia, costruttore e gestore di reti del metano, di impianti di GNL e del suo trasporto, e Stolt Nielsen, armatore norvegese tra i leader mondiali delle navi porta liquidi) per un deposito costiero di GNL a Santa Giusta, nel Golfo di Oristano, già autorizzato, e quello di Edison, in fase di conclusione dell’iter autorizzativo, è stato avviato un terzo progetto ad opera della IVI Petroliera, importante azienda locale del settore dei combustibili.
La scorsa settimana la società ha avviato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Servizio VIA dell'assessorato regionale sardo della Difesa dell'ambiente. Il progetto della Ivi aveva subito un veto di natura urbanistica al Comune di Santa Giusta che sembra superato. La normativa prevede che depositi sotto i 20 mila metri cubi di GNL vengano gestiti in ambito regionale, e la proposta della IVI è per 9 mila metri cubi di GNL, stessa dimensione di quello della Higas mentre quello di Edison è per 10 mila metri cubi.
Anche il progetto della IVI, come tutti gli altri presentati in Sardegna, prevede una serie di serbatoi collegati tra loro: in questo caso 9 serbatoi criogenici (il metano è liquido alla temperatura di meno 162 gradi) che prevedibilmente saranno aggiunti man mano che crescerà la domanda di GNL per tutti gli usi previsti: trasporti terrestri pesanti, marittimi, alimentazione di industri e reti isolate.
La capacità di stoccaggio dell’impianto dipenderà dalla frequenza dei rifornimenti a loro volta dipendenti dalla domanda: nel caso di rifornimenti settimanali si potrà arrivare ad una capacità di oltre 450 mila metri cubi di GNL, pari a circa 270 milioni di metri cubi di metano gassoso (metà dei consumi previsti dal Piano energetico ambientale regionale ed un terzo dei consumi previsti al 2030).
Nei progetti il deposito sarà approvvigionato con navi gasiere di capacità compresa tra i 4 e i 5mila metri cubi; il progetto della Higas prevede invece navi gasiere da 7.500 metri cubi, già ordinate ad un cantiere di Singapore.
L’ormeggio delle navi utilizzerà una banchina già in uso alla IVI Petrolifera per il deposito oli, con un fondale intorno ai 12 metri di profondità che disterà circa 350 metri dal deposito di GNL. Per la distribuzione del GNL verso l’interno dell’isola si utilizzeranno autobotti con capacità di circa 50 metri cubi ma anche bettoline o chiatte con capacità di circa 500 metri cubi.