Ieri sera alle 7.39 ora locale, la nave gasiera Asia Vision ha lasciato le banchine di carico del GNL dell’impianti di Sabine Pass (Luisiana) della società Cheniere Energy, ed è salpata verso il Brasile.
Il terminale di liquefazione del gas naturale di Sabine Pass è il primo realizzato negli Stati Uniti dopo la “rivoluzione dello shale gas”, che ha portato il Paese ad essere non solo produttore e importatore di gas naturale, ma adesso anche – per la prima volta al mondo – esportatore.
L’Asian Vision, è una delle 6 metaniere a disposizione di Cherniere Energy, tra cui la Atlantic Energy, che si prevedeva portasse il primo carico dell’impianto verso l’Europa a metà gennaio. Spedizione poi rinviata per motivi tecnici.
L’impianto di Sabine Pass comprende cinque serbatoi di stoccaggio di GNL con capacità di circa 16,9 miliardi di piedi cubi, due banchine in grado di accogliere navi con capacità fino a 266.000 metri cubi e vaporizzatori con una capacità di rigassificazione di circa 4 miliardi di piedi cubi.
Il primo carico di circa tre miliardi di piedi cubi di gas naturale è destinato alla brasiliana Petrobras, paese che in questo periodo deve aumentare la produzione di elettricità per far fronte all’accensione dei condizionatori.
L’avvio delle esportazioni di GNL statunitense non si è fermato nonostante coincida con un momento di prezzi particolarmente bassi negli Stati Uniti (ma anche nel resto del mondo) sia per i carichi spot sia per i contatti, soprattutto in Asia, ancora collegati ai prezzi del petrolio.
I prezzi dell’Henry Hub, principale piazza commerciale del gas naturale degli Stati Uniti, sono scesi a gennaio 2016 al livello più basso dal 1999, a causa di una produzione record di shale gas.
http://www.maritime-executive.com/article/us-exports-first-lng-from-sabine-pass