L' Intercontinental Exchange (ICE) ha comunicato alla clientela che prevede di lanciare i primi contratti “futures” per il GNL della Costa del Golfo USA a partire dai primi di maggio 2017, appena completato il previsto iter normativo.
Il nuovo contratto ICE, la cui dimensione sarà di 2.500 MMBtu per ciascun giorno del mese, verrà regolato mensilmente rispetto alla valutazione dei prezzi dei contratti a termine Platts LNG Gulf Coast Marker, inizialmente su una curva temporale di 48 mesi.
Il nuovo strumento, secondo J.C. Kneale, Vice Presidente ICE per mercati dell'energia e del gas naturale del Nord America, sarà "particolarmente utile per gli operatori in quanto il mercato del GNL sta continuando a evolvere e crescere a livello globale, offrendo la possibilità ai partecipanti dei mercati nazionali e internazionali di gestire meglio la copertura dei loro rischi futuri”.
Negli Stati Uniti, attualmente è operativo un solo impianto per l’esportazione del GNL (quello di Sabine Pass di Cheniere Energy, con due treni di liquefazione di 4,5 milioni di ton/anno ciascuno, e un terzo treno in fase di ultimazione), ma la capacità di produzione nei prossimi anni è prevista in forte aumento e, arrivando ai previsti 70 milioni di tonnellate entro il 2020, renderà gli USA il terzo maggiore esportatore mondiale di GNL, dopo Qatar e Australia.
Il nuovo supporto dell’ICE contribuirà a rendere il mercato del GNL all’ingrosso sempre più globale e liquido, favorendo anche la crescita - ancora di piccole dimensioni – nel nuovo mercato dello small scale GNL.
Fonte: Platts Leggi articolo originale http://go.shr.lc/2nncjrA