ConferenzaGNL apprezza ed appoggia la nuova strategia europea per la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti varata dalla Commissione Europea lo scorso 20 luglio. La Comunicazione della Commissione “A European Strategy for Low-Emission Mobility” che dovrà adesso essere concretizzata in Direttive e Regolamenti, constata che i trasporti in Europa dipendono ancora dal petrolio per circa il 94% e rappresentano circa un quarto delle emissioni di gas serra in Europa, oltre ad essere la principale causa di inquinamento dell'aria nelle città.
Secondo la Commissione, la risposta europea a queste sfide deve essere un cambiamento irreversibile verso una mobilità a basse emissioni in termini di carbonio e di inquinanti atmosferici. “L'ambizione è chiara: da metà del secolo, le emissioni di gas a effetto serra dovute ai trasporti dovranno essere inferiore di almeno il 60% rispetto al 1990, ed essere saldamente sul percorso verso lo zero.”
“Le emissioni inquinanti – prosegue la Commissione - danneggiano la nostra salute e devono essere drasticamente ridotte senza indugio. I trasporti hanno un maggiore potenziale rispetto al passato per contribuire a ridurre le emissioni nella UE, come ci siamo impegnati a fare nel quadro dell'accordo di Parigi sul cambiamento climatico e in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.”
In relazione alla riduzione delle emissioni del trasporto marittimo, la Commissione sostiene la necessità di ulteriori misure da parte della Organizzazione Marittima Mondiale (IMO), con la designazione di nuove Aree di Controllo delle Emissioni (Aree ECA, dove il tenore di zolfo nei carburanti marittimi è dello 0,1% mentre nel Mediterraneo è 35 volte maggiore, ndr) e l'attuazione di un tetto globale di zolfo nel carburante nel 2020.
I principali elementi della strategia:
- Aumentare l'efficienza del sistema di trasporto attraverso la valorizzazione delle più avanzate tecnologie digitali che favoriscono scelte intelligenti che incoraggiano ulteriormente il passaggio a mezzi di trasporto a basse emissioni;
- Accelerare la diffusione di carburanti a basse emissioni e basati su sistemi energetici alternativi, come l’elettricità, il metano liquido (GNL) e compresso, i biocarburanti innovativi e combustibili sintetici da fonti rinnovabili, oltre a rimuovere gli ostacoli alla elettrificazione dei trasporti;
- Anche se sono possibili e necessari ulteriori miglioramenti nella combustione interna ai motori, l'Europa ha bisogno di accelerare la transizione verso veicoli a basse e zero emissioni.
La nuova strategia può essere finanziata con fondi esistenti, come il Piano Juncker per l'Europa, oltre ai 70 miliardi di euro a disposizione per il trasporto nell'ambito del Fondo strutturale europeo per gli investimenti, di cui: 39 miliardi di euro per il passaggio verso una mobilità a basse emissioni; 12 miliardi di euro per la mobilità urbana sostenibile. Nell'ambito del programma di ricerca Horizon 2020, 6,4 miliardi di euro sono a disposizione per progetti di mobilità a basse emissioni.
La Commissione ha proposto e già messo in atto alcuni miglioramenti importanti su come sono misurate e verificate le emissioni dei veicoli e sta lavorando su standard post-2020 per automobili. Inoltre, la Commissione rivedrà la direttiva relativa alla tassazione per autocarri anche sulla base delle emissioni di anidride carbonica, da estendere anche agli autobus, autovetture e furgoni.