È in programma nei prossimi giorni, a Oristano, la riunione della direzione regionale del Pd che dovrà approvare il documento sul Piano energetico regionale, Piano che la Giunta (in cui il Pd è partito di maggioranza) dovrà varare nel giro di qualche settimana.
La notizia è che nel documento messo a punto a metà aprile e che sarà votato dal Pd regionale si fa una netta scelta di campo per quanto riguarda la metanizzazione dell'isola: l'approvvigionamento di gas sarà garantito da alcuni depositi costieri di Gnl che saranno cofinanziati dalla regione.
Sembra dunque tramontare l'idea, cara alla giunta Pigliaru e all'assessore all'Industria Maria Grazia Piras, di portare il gas in Sardegna con un tubo proveniente dall'Italia.
Nella riunione del “Lab Sardegna” Pd del 16 aprile (con quattro tavoli di lavoro e la partecipazione di studiosi, imprenditori, esperti di settore, rappresentanti istituzionali), il segretario regionale Renato Soru ha sottolineato che “la prospettiva della fornitura di gas dall'Algeria non è più attuale e quindi anche l'utilità della grande dorsale sarda viene rimessa in discussione”. “Il fabbisogno di gas nell'isola – ha detto Soru – ammonta ad una cifra fra i 400 e i 500 milioni di metri cubi. Oggi esiste il Gnl, ed abbiamo una grande pipeline naturale che è il mare. Attraverso quella via il gas può raggiungere i grandi bacini dell'isola, come Cagliari, Oristano, Olbia, che collegati fra loro potranno garantire un prodotto sempre disponibile e a buon prezzo, senza invadere di autobotti le strade sarde”. Soru ha inoltre suggerito che “si potrebbe chiedere all'Autorità nazionale un abbattimento ulteriore del prezzo attraverso il meccanismo della perequazione”.
L'amministrazione fa sapere che la Giunta deve ancora entrare nel merito del Piano energetico, che lo farà nelle prossime settimane e che ogni proposta sarà valutata nel dettaglio.
Fra i presenti ai lavori anche l'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras, che si è detta d'accordo sull'idea di creare un gruppo di lavoro specializzato sull'energia all'interno della struttura burocratica della Regione: una direzione o un'agenzia, in grado di fissare obbiettivi e raggiungerli con la maggior efficienza ed efficacia possibili.
Nel documento si propongono infine un sistema integrato di fonti rinnovabili che azzeri la bolletta elettrica del sistema pubblico, da inserire nell'elenco dei progetti finanziabili dal piano Juncker, e un accordo regionale con Enel per l'implementazione delle smart grid.
Fonte: Staffetta Quotidiana