Secondo le stime preliminari rilasciate da Eurogas, nel 2015 la domanda di gas naturale nei 28 paesi dell’Unione Europea è aumentato del 4,1%, per la prima volta negli ultimi quattro anni. La ripresa dei consumi, determinata dalla rialzo dell’economia in alcuni Stati membri e dalla diminuzione dei prezzi del gas a livello internazionale, si è riflessa soprattutto nell’ aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) mettendo in evidenza l’importanza strategica della ulteriore diversificazione degli approvvigionamenti e, ancora una volta, la flessibilià dell’ impiego del gas.
Il consumo di gas nell'UE-28 è salito a 426,3 miliardi di metri cubi, grazie agli aumenti dei volumi registrati soprattutto in Italia (+5,5 mld mc, con un incremento del 9,1% rispetto al 2014), davanti alla Germania (+3,5 mld mc, ovvero +4,7%), Francia (+3,0 mld mc, ovvero +7,8%), Belgio (+1,4 mld mc, +9,5%) e Spagna (+1,5 mld mc, +4,4%), mentre in alcuni altri paesi si è assistito a un calo dei consumi, ad esempio in paesi come Finlandia (-10,8%) ed Estonia (-23,1%) a causa di regimi fiscali che scoraggiano l’impiego del gas, oppure a causa della preferenza data al carbone nella generazione elettrica in paesi come ad es. Irlanda, Germania e Olanda.
In Italia, hanno beneficiato della maggiore richiesta di gas soprattutto le importazioni di GNL, che sono aumentate di oltre il 30%, rispetto al 2014, mentre in Belgio, Lituania e Olanda gli acquisti di GNL sono addirittura raddoppiati.
Di ulteriore rilievo, lo sviluppo della domanda di gas per il raffreddamento, ad esempio in Grecia (+9,1%) e in Italia (+7,4%) e la crescita degli impieghi del gas naturale compresso (CNG), in forte evidenza per esempio nel mercato della Repubblica Ceca, dove il consumo di CNG è aumentato del 46% anno su anno.
Fonte: Eurogas