La strategia di Edison nello Small Scale LNG: raggiungere il 25% del mercato italiano, questo uno degli obiettivi dichiarati da Pierre Vergerio, Executive Vicepresident Gas Midstream di Edison. Dal 2021 in funzione il deposito di Ravenna.
Vergerio interverrà alla prossima quinta Conferenza Internazionale sugli usi diretti del GNL,a Napoli il 15 e 16 maggio, Mostra d'Oltremare.
Quando in Italia si parla di Small Scale LNG, si sente parlare di Edison: qual è la vostra ambizione in questo settore?
Edison ha una posizione unica in Italia rispetto alla catena del valore del gas naturale liquefatto (GNL). Ad oggi è l’unico importatore di GNL di lungo termine in Italia e ne può quindi garantire la disponibilità continua e duratura sul territorio grazie a un portafoglio diversificato e all’apertura di un nuovo canale di approvvigionamento dagli Stati Uniti (lo scorso anno Edison ha firmato un accordo con Venture Global per l’acquisto di circa 1,4 miliardi di metri cubi di GNL dall’impianto Calcasieu Pass in Louisiana) oltre a quello già esistente con il Qatar. E’ quindi naturale e coerente con la strategia aziendale, fortemente legata alla transizione energetica, che sia Edison a costruire la prima catena logistica completa per lo small scale in Italia. Il nostro piano di sviluppo nel GNL small scale prevede la realizzazione di un sistema di depositi costieri, a partire dall’impianto di Ravenna, e la costruzione di una nave di piccola taglia per il rifornimento dei depositi. Sta nascendo un nuovo mercato e il nostro obiettivo è raggiungere il 25% del mercato italiano al 2030, quindi Ravenna è solo il primo passo in questa direzione.
Avete annunciato l’accordo con PIR per la costruzione del deposito di Ravenna alla fine dell’anno scorso. Oggi a che punto siete?
A gennaio abbiamo aperto il cantiere e tutto procede secondo i nostri piani. A partire dal 2021 l’Italia avrà la sua prima infrastruttura per la caricazione del GNL. Questo vuol dire che tutti i grossisti d’Italia avranno un punto più vicino e più sicuro per rifornirsi e non dovranno più dipendere dall’estero, evitando il rischio di rimanere senza GNL come è successo lo scorso febbraio a causa dei molti giorni di sciopero a Marsiglia. Ravenna sarà fondamentale anche per lo sviluppo del GNL come combustibile marittimo nel Mediterraneo. Con la certezza della nostra infrastruttura, anche le compagnie crocieristiche, i traghetti, o le navi per il traporto merci operanti nel Mediterraneo potranno finalmente seguire le orme delle compagnie dei mari del nord e investire con tranquillità nel GNL contando sulla sicurezza degli approvvigionamenti e potranno giocare un ruolo attivo nell’abbattere la concentrazione di agenti inquinanti nelle aree portuali. Inoltre, la nostra aspettativa è che il deposito di Ravenna contribuisca a dare slancio allo sviluppo del traffico marittimo a GNL nei nostri mari: le compagnie crocieristiche estere, che hanno già investito in navi a GNL, potranno più facilmente allocare le nuove navi nel Mediterraneo.
Con Ravenna, insomma, non solo garantiamo al Paese una nuova base logistica per l’approvvigionamento di nuovo GNL, ma partecipiamo attivamente alla trasformazione del settore dei trasporti verso un futuro più sostenibile contribuendo al raggiungimento degli obiettivi della COP21, della direttiva europea DAFI e della SEN grazie all’abbattimento delle emissioni prodotte dai trasporti marittimi e terrestri pesanti.
Ma il vostro progetto non è solo Ravenna. Quali sono le prospettive di Edison per i prossimi anni?
Il progetto di Edison è la realizzazione di tutta la catena logistica per lo Small Scale LNG in Italia. Abbiamo firmato un contratto con Knutsen OAS Shipping per il noleggio di una nave da 30.000 mc che rifornirà il nostro deposito. La nave, realizzata da Hyundai Heavy Industries, è in costruzione nel cantiere navale di Mipo in Corea del Sud e sarà consegnata nella prima metà del 2021. Come Ravenna è il primo di un sistema di depositi costieri, così questa è la prima nave: Edison sta implementando un modello di business che assicura tutta la catena logistica dello shipping, fino al bunkeraggio ai clienti finali e la fornitura alle stazioni per alimentare i mezzi per il trasporto pesante.
Quindi avete in progetto altri depositi?
Sì, certamente. Intendiamo realizzare un altro deposito costiero a Napoli. Stiamo già lavorando per questo. E poi, come sapete, stiamo analizzando l’opportunità di Brindisi e abbiamo un’autorizzazione già in essere per Oristano. È il sistema di depositi costieri di cui parlavo prima, un progetto integrato che mira a coprire tutto il territorio nazionale.
Troppo ambizioso avere in Italia un evento internazionale di riferimento dedicato esclusivamente allo Small Scale LNG?
Il mercato del GNL per l’autotrazione e per il trasporto marittimo si sta sviluppando molto velocemente in Italia e, come le dicevo, le nostre aspettative sono di una crescita rapida anche nei prossimi anni. Basti pensare che nel 2018 il numero delle stazioni di rifornimento di GNL sono passate da 15 a 36 (+140%) per avere un’idea del trend di sviluppo di cui stiamo parlando. L’Italia oggi, con le sue oltre 40 stazioni ha raggiunto la Spagna, che ha una lunga tradizione nel settore, e ha superato il numero di stazioni di rifornimento della Francia. Se poi pensiamo a quanti porti ci sono in Italia e a quanto traffico navale passa nei nostri porti, è evidente che l’Italia è destinata a giocare un ruolo di primo piano nel settore dello Small Scale LNG a livello europeo, dunque internazionale. In questo senso, non credo sia troppo ambizioso ospitare un evento di questo tipo nel nostro Paese. Al contrario, i tempi sono ormai maturi: il 2021 arriva in fretta e a quella data le prime infrastrutture nel nostro paese saranno sotto gli occhi di tutti.