L’ENI ha confermato al giornale specializzato Staffetta Quotidiana l’impegno per lo sviluppo anche del GNL nell’ambito della trasformazione e rilancio delle attività nel sito di Gela. Un aggiornamento in merito si era avuto nel corso di un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 24 febbraio scorso.
Al centro dell’incontro, cui presero parte rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, Regione Sicilia, Amministrazione Comunale di Gela, Mise ed Eni, la verifica dello stato di attuazione del Protocollo di Intesa siglato il 6 Novembre 2014, che prevede in primo luogo la trasformazione della Raffineria di Gela in Green Refinery.
Si legge nel comunicato stampa di febbraio: “Per quel che concerne le attività legate alla valorizzazione del gas naturale (GNL/CNG), è stato condotto uno studio di fattibilità tecnica. Si renderà pertanto necessario un approfondimento tecnico/economico attraverso l’apertura di un tavolo con le Istituzioni.”
Secondo quanto comunicato dall’Eni alla Staffetta, nello studio di fattibilità sarebbe stata scartata l’ipotesi relativa al gas compresso, mentre si opterebbe per un impianto di liquefazione su scala ridotta del gas, importato via tubo dall’Africa, o alla realizzazione di un deposito – approvvigionato da una shipping carrier – per il rifornimento dei mezzi navali e terrestri.