Gilberto Dialuce, Direttore generale Approvvigionamento energetico e infrastrutture del Ministero Sviluppo economico è intervenuto in video conferenza al WorkshopGNL di Augusta lo scorso 13 maggio per fare il punto sulla strategia nazionale del settore. “Con i ministeri Infrastrutture e trasporti e Ambiente stiamo ultimando lo schema di Decreto legislativo in attuazione della Direttiva 94/2014 che sarà mandato al Consiglio dei Ministri entro questo mese” ha detto Dialuce. “Il provvedimento tiene conto dello sviluppo del mercato del GNL nell’ultimo anno, caratterizzato dall’abbondanza di questo prodotto, che fa prevedere prezzi bassi”, ha proseguito, “e per facilitare lo sviluppo di questo nuovo mercato abbiamo incluso le norme sulle procedure autorizzative”.
Lo schema ha una serie di allegati che definiscono i quadri strategici di settore. Per il gas saranno due, CNG (gas compresso) e GNL; quest’ultimo “tiene conto di tutte le soluzioni intermodali e del GNL per il trasporto terrestre”. Nell’ambito marittimo e dei depositi costieri “non abbiamo lavorato su specifici porti, ma su aree geografiche, analizzando la situazione specifica di tutti i mari del nostro Paese, di modo che ciascuna di queste aree concorra a formare il quadro generale”.
“All’interno di queste aree dovranno essere identificati tutti gli elementi della rete, quindi non solo i porti del network europeo TEN-T, ma tutte le infrastrutture necessarie, ad iniziare dai depositi dei rigassificatori” da attrezzare allo scopo, “fino ad avere entro il 2020 almeno 5 punti principali di rifornimento che poi, con l’utilizzo di bettoline, potrebbero servire una altra decina di depositi secondari fino ad avere entro il 2025 una quindicina di punti di approvvigionamento” ha aggiunto Dialuce.
“Per i consumi di GNL per il traffico marittimo il quadro strategico prevede 800 mila tonnellate al 2025, calcolati con gli attuali prezzi bassi del petrolio. Se dovesse ripartire il mercato del greggio, aumentando lo spread con il GNL, i consumi potrebbero raggiungere cifre anche più importanti” e per facilitare gli investimenti nelle infrastrutture – ha proseguito Dialuce - stiamo lavorando “a strumenti di lancio con l’utilizzo di fondi, soprattutto per il Sud, capaci di rompere il solito circolo vizioso che si crea tra domanda di nuovi carburanti e offerta di punti di rifornimento”.
Con il Decreto legislativo “pensiamo possa arrivare a compimento il lavoro iniziato un anno fa con anche queste proposte per il settore navale, in modo da rendere disponibile un carburante a basso prezzo e dalle elevate caratteristiche ambientali” ma anche una opportunità – ha concluso Dialuce – “per rilanciare la cantieristica italiana che ha dimostrato forte interesse per il GNL”.
Qui la registrazione audio integrale dell’intervento - ascolta l'audio