Centinaia di operatori pronti a seguire l’intenso programma internazionale della ConferenzaGNL  e i seminari tecnici nell’ambito della ExpoGNL; nutrita presenza tra gli espositori di grandi operatori  e società del settore che presentano progetti e prodotti innovativi. Dal GNL forte stimolo agli investimenti: 1,3 miliardi nei prossimi 2 anni.

Domani e dopodomani (10-11 maggio) centinaia di imprenditori, operatori e investitori  si incontreranno a Napoli per  la IV ConferenzaGNL e la II ExpoGnl che hanno scelto di portare nella Capitale del Sud, punto di riferimento del Mediterraneo, il tema e le tecnologie del metano liquido.

La tutela dell'ambiente e la mobilità sostenibile saranno le carte vincenti per la diffusione del GNL, il gas naturale liquefatto, che anche nel Mezzogiorno consentirà  importanti investimenti e, di conseguenza, notevoli opportunità occupazionali.

Sono alcuni dei temi della IV ConferenzaGNL che riunisce al Palacongressi della Mostra D’Oltremare esperti provenienti da Cina, Stati Uniti, Russia, Israele, Giordania, Malta, Grecia, Marocco…e i manager delle grandi imprese del settore.

Si tratta del più importante evento internazionale dedicato all’area euro mediterranea sugli usi diretti del metano liquido nei trasporti marittimi, terrestri pesanti e nelle industrie e reti isolate.

Contemporaneamente alla ConferenzaGNL alla quale interverranno, tra gli altri, Ennio Cascetta, Donatella Chiodo, Pietro Spirito, Gilberto Dialuce, si svolgerà la seconda edizione di ExpoGNL, anch’essa organizzata, in collaborazione con Wec Italia, dalla Mirumir di Milano, società specializzata in fiere tecniche.

Da domani sarà possibile vedere per la prima volta nel Sud d’Italia camion alimentati con solo GNL o dual fuel (Diesel e GNL); una autobotte per il trasporto del GNL con annessa stazione mobile  di rifornimento e serbatoi criogenici per vari usi del metano liquido.

Sarà presente un camion Stralis NP full GNL da 400 CV dell’Iveco, società leader del settore, con doppio serbatoio e grande autonomia. Sarà possibile effettuare  prove di viaggio con l’altro camion presente, modificato in dual fuel dalla società italiana Ecomotive Solutions.

Negli stand saranno illustrate le soluzioni maggiormente diffuse e quelle più innovative dell’impiego del GNL di piccola taglia. Alcuni seminari, appositamente pensati per il pubblico della ExpoGNL, approfondiranno vari aspetti di produzione e impiego del nuovo combustibile a minore impatto ambientale tra i combustibili tradizionali.

I test drive permettono di verificare direttamente, in cabina di guida, l’assenza di vibrazioni e il ridottissimo rumore della motorizzazione a gas. Nessun camion full GNL o dual fuel ha mai circolato nelle strade del Sud d’Italia, e il loro arrivo a Napoli costituisce una novità assoluta e di grande interesse per le numerose grandi e piccole flotte di trasporto del Mezzogiorno e per i grandi interporti, in particolare i campani Nola e Marcianise-Maddaloni.

Gli imprenditori del settore energetico e del trasporto terrestre e marittimo attendono con curiosità di interloquire con gli esperti di HAM (stazioni di servizio e approvvigionamento di GNL), BRN Bernardini (stazioni di servizio GNL), DVN-GL (consulenze tecniche nel settore oil&gas), Polargas (fornitura e trasporto), OLT (rigassificatore di Livorno), Wartsila (motori marittimi), Snam e le associazioni Assogasliquidi e NGV Italy.

Durante i due giorni di relazioni e confronti si affronteranno le questioni legate alle prospettive di diffusione del GNL a livello mondiale e del suo utilizzo come combustibile terrestre e marittimo nei vari Continenti, l’andamento dei prezzi e il trend di realizzazione di depositi costieri nei principali porti, la costruzione delle navi di piccola e media taglia per la distribuzione e il rifornimento di quelle con la nuova motorizzazione, soprattutto da crociera e per i traghetti.

Nella specifica situazione italiana l’evento di Napoli sarà l’occasione per certificare il grande slancio che ha avuto il settore del trasporto pesante terrestre, con la realizzazione di 10 stazioni di servizio, di altre tre è imminente l’inaugurazione, in soli tre anni e centinaia di camion a GNL che già circolano sulle strade del centro nord del Paese.

Questo grande sviluppo, che ha permesso di recuperare e superare altri Paesi europei partiti prima, è possibile per l’impegno delle Amministrazioni coinvolte: Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ministero degli Interni e Corpo dei Vigili del Fuoco. La normazione italiana è tra le più avanzate e si è mossa in anticipo anche rispetto alle direttive europee.

Analogo slancio è atteso adesso per il settore marittimo, con la realizzazione dei primi punti di stoccaggio soprattutto nel Mezzogiorno. In questa gara è ora in testa la Sardegna che ha già un progetto autorizzato.

Non secondaria per l’Italia la possibilità di alimentare con il metano le numerose cittadine poste in località isolate, raggiungibili con il GNL, e le industrie distanti dai gasdotti. "Il GNL cosiddetto di piccola taglia è più vicino al sistema della distribuzione carburanti, attento al retail, con molti più operatori in concorrenza e prezzi liberi rispetto al grande GNL utilizzato per produrre elettricità e alimentare i grandi gasdotti. Ovviamente ci sono delle eccezioni, come la Edison molto impegnata anche nella piccola taglia e non è un caso che un leader italiano del settore sia oggi Liquigas che viene dalla storica distribuzione diffusa sul territorio del GPL”, spiega Daniela Pitton, project manager della iniziativa.

Notevoli, dunque, le opportunità anche a breve scadenza dallo sviluppo del settore. Gli analisti di REF-E, partner di ConferenzaGNL, stimano nello studio preparato per Napoli ben 1,3 miliardi di euro di investimenti nei soli 2 anni e mezzo che ci separano dal 2020. Di questi investimenti 490 milioni sono previsti per i grandi terminali, i depositi costieri, le autocisterne e le metaniere; 290 milioni per il trasporto stradale pesante (automotrici), 250 milioni per le industrie e le reti isolate, 300 milioni direttamente per il trasporto navale.

Ma a rendere urgente la conversione dei trasporti pesanti e marittimi sono le nuove norme ambientali, che indicano proprio nel Gnl la soluzione ideale: - 20% e oltre nelle emissioni di anidride carbonica, zero polveri sottili (quelle che opprimono le città), un taglio secco del 99% all'anidride solforosa e drastica riduzione anche degli ossidi di azoto.

"Nell'uso diretto del GNL come combustibile – spiega il coordinatore scientifico delle manifestazioni Diego Gavagnin – è particolarmente importante investire nel Mezzogiorno, sia per i trasporti terrestri, oggi la stazione di servizio più a sud è nelle Marche, sia per il rifornimento delle navi, con Livorno primo deposito previsto nell’Italia continentale. Non è un caso che proprio a Napoli le autorità portuali promettono di varare entro fine anno una ‘manifestazione di interesse’ per ospitare un primo grande deposito di GNL per un investimento di decine di milioni di euro. Fondamentale poi intercettare il traffico marittimo tra Suez e Gibilterra, che rappresenta il 17% di quello mondiale ed è in crescita, per renderlo ecocompatibile”.