3 domande a…TRANSADRIATICO

[caption id="attachment_12251" align="alignleft" width="282"] Natalino Mori CEO Transadriatico[/caption]

Per la rubrica "3 domande a..." abbiamo intervista, Natalino Mori, Presidente di Transadriatico, azienda che effettua logistica e distribuzione di carburanti, con oltre 250 automezzi, presso i punti vendita di primarie compagnie petrolifere italiane, della GDO, nonché presso i più qualificati operatori e retisti italiani.

Voi siete conosciuti per la vostra attività di trasportatori, volete entrare anche nel trasporto GNL?

Decisamente sì.  Transadriatico è fra le aziende leader in Italia per il rifornimento di carburanti rete ed extrarete, effettuando trasporti primari e secondari di benzina, gasolio, GPL, avio e altro.

Le politiche aziendali affermano l’impegno dell’azienda a operare e innovare ai fini della sicurezza, qualità e tutela dell’ambiente.

I nostri clienti, Compagnie Petrolifere e operatori indipendenti stanno investendo importanti risorse per la distribuzione del GNL. Pertanto riteniamo necessario e opportuno accompagnare fin dalle fasi iniziali tale sviluppo mettendo a disposizione del mercato mezzi, risorse umane e organizzazione per il trasporto e la distribuzione del prodotto.

Ci descrive le caratteristiche mezzo che avete realizzato?

L’autobotte è stata realizzata dalla OMSP Macola di Padova e rappresenta lo stato dell’arte nella costruzione di veicoli per il trasporto di GNL. Ha una capacità di 55000 litri ed è dotata di un sistema di scarico elettronico che, collegato ad un potente dispositivo satellitare, consente anche al cliente di monitorare in remoto lo stato del trasporto e delle consegne, le condizioni del prodotto e tutte le operazioni svolte dall’autista, oltre alle normali informazioni fornite dai consueti apparati GPS veicolari.

L’autobotte diventa dunque non solo un mezzo di trasporto ma uno strumento di gestione del processo industriale nelle mani del cliente, ancor di più se acquirente della merce.

Come pensate che crescerà questo mercato?

Nonostante la tradizionale distrazione della politica italiana, la Comunità Europea sta battendo il ritmo per i paesi membri in termini di obblighi di diffusione della rete distributiva e di infrastrutture, oltre alla previsione di supporti finanziari per sostenere gli investimenti.

Gli operatori privati italiani stanno raccogliendo la sfida, mossi dalla crescente sensibilità ai temi ambientali e dalle prevedibili efficienze in termini di consumi. Alcuni studi effettuati da fonti attendibili affermano che, nei prossimi 15 anni, oltre il 10% dell’energia necessaria per il trasporto stradale pesante e marittimo e per usi industriali potrebbe essere prodotto con il GNL. Da trasportatore confermo il mio stesso interesse a dotare la flotta di mezzi alimentati a metano. Pertanto ci sono le condizioni per buttare il cuore oltre l’ostacolo dell’attuale scarsa diffusione e offrire al mercato e ai nostri clienti la nostra esperienza e soprattutto la partnership, già consolidate nella distribuzione degli altri carburanti.