La rubrica "3 domande a..." questa settimana ha come protagonista la Polargas, la prima società Italiana costituita per effettuare la fornitura e il trasporto del GNL presso gli impianti di ricezione e stoccaggio.
Polargas, che è sponsor gold di ConferenzaGNL-ExpoGNL, ha iniziato nel 2010 le prime consegne di GNL presso la stazione di servizio a L-CNG di Villafalletto (CN) e attualmente opera trasportando il prodotto in autocisterne criogeniche di sua proprietà e distribuendo capillarmente il metano liquido anche nelle zone non raggiunte dal gasdotto.
Abbiamo rivolto le nostre domande a Michele Gervasio, Responsabile Settore GNL e biometano dell'azienda.
D: Siete tra i protagonisti del GNL in Italia, la strada è ancora in salita o è iniziata la discesa?
R: Sicuramente la pubblicazione del Decreto DAFI, e il contestuale piano di valutare la costruzione di depositi anche in Italia da parte di alcune grosse compagnie, sta agevolando notevolmente lo sviluppo di questo mercato. Diciamo quindi che la strada non è più così in salita, ma un ulteriore passo dovrà essere fatto per ridurre le tempistiche relative all’ottenimento dei permessi legati alla costruzione degli impianti.
D: Che settore del GNL prevarrà secondo voi nei prossimi anni, l’uso nei trasporti terrestri o marittimi? Per le industrie isolate o le reti?
R: Il GNL, grazie alla sua versatilità, sarà destinato ad essere utilizzato in tutti i campi: dal trasporto terreste a quello marittimo e dalle industrie isolate alle reti di distribuzione. Chiaramente con impatti diversi. A mio avviso, per quanto riguarda il trasporto terrestre, saranno protagoniste le società come POLARGAS, mentre i trasporti navali avranno sicuramente interlocutori più altisonanti legati a coloro che andranno ad investire sui depositi costieri. Relativamente alle reti di distribuzione, lo sviluppo di tale segmento sarà concentrato prevalentemente sulla regione Sardegna ma, vista l’instabilità del GNL nel rimanere allo stato liquido per lunghi periodi di tempo, sarà molto importante capire quale deve essere il limite minimo dei consumi necessari per rendere il progetto sostenibile e sicuro.
D: Avete una strategia per il Mezzogiorno? Siete già stati pionieri in Sardegna. E nel resto del Mediterraneo?
R: In Sardegna, il progetto realizzato con la Cooperativa 3 A di Arborea, è stato un azzardo riuscito che ha fatto da pioniere a quello che sarà il futuro della regione relativamente alle infrastrutture legate al GNL, ossia lo Small Scale LNG. Il Mezzogiorno rivestirà un ruolo molto importante nei prossimi anni per quanto riguarda il GNL, sia nel campo dei trasporti sia nel campo industriale/civile. Al momento, la difficoltà più grande da superare è legata alle distanze tra le potenziali utenze e i terminali per l’approvvigionamento del prodotto: l’incidenza del trasporto sul prezzo finale è ancora molto rilevante. Sulla base di quanto successo in Sardegna, la necessità di creare le infrastrutture nel Sud Italia sarà legata alla realizzazione di impianti che ne giustifichino la presenza.