Depositi e bunker vessel per Ravenna hub adriatico del GNL

Un progetto strategico per fare di Ravenna l’hub del GNL di piccola taglia del Mare Adriatico e della fascia costiera, è stato annunciato dalla Pir-Petrolifera (società della famiglia Ottolenghi che oggi la controlla al 100% dopo l’uscita dei soci rumeni)  in partnership con Edison. Il gas naturale liquefatto sarà stoccato in due depositi da 10.000 metri cubi ciascuno, da costruire in tempi successivi, con un investimento di 70 milioni.

I due depositi sono previsti nell’area di Porto Corsini tra la centrale Enel e l’impianto Bunge e saranno affiancati da almeno 5 erogatori di GNL per i camion con una capacità di alimentazione di circa 700 mila mc all’anno. Per la parte marittima, i depositi saranno riforniti da bunker vessel di capacità tra i 7.500 e i 27.500 mc, e l’approvvigionamento delle navi a GNL potrà essere svolto anche tramite autobotti in banchina oltre che con bettoline.

La Edison si è già mossa per la vessel da 27 mila mc con una apposita gara. Oltre che Ravenna, questa imbarcazione potrà rifornire anche il deposito da 10.000 mc di Oristano della  stessa Edison, che sta per terminare l’iter autorizzativo. Non si esclude il servizio anche per terzi, poiché entro i prossimi anni tutti i principali porti europei (e quindi mediterranei) dovranno poter rifornire le navi di GNL.

Guido Ottolenghi, presidente della Pir, ha dichiarato al Sole 24 Ore che si aspetta entro l’autunno il prima via libero dalle Autorità locali ed ha specificato che la Edison, socio del progetto, potrà essere partner o paritetico o di maggioranza nella realizzazione e gestione, oltre che primo cliente del deposito.

Va ricordato che la Edison commercializza il GNL del vicino rigassificatore Adriatic LNG, posto al largo di Rovigo, rifornito dal Qatar e gestito con la Exxon.