Le due società società lituane Litgas e Lietuvos Dujų Tiekimas, entrambe operanti nel segmento del trading del gas naturale e appartenenti al gruppo Lietuvos Energija, il 15 settembre scorso hanno firmato un accordo con la norvegese Statoil per incrementare lo sviluppo del mercato del GNL di piccola taglia nella regione baltica.
Klaipeda può importare fino a 2,2 milioni di tonnellate di GNL attraverso l’impianto galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (FSRU) Independence, di proprietà della Höegh LNG e gestito dall’operatore lituano Klaipedos Nafta (che a partire dall’ottobre 2014 ha noleggiato la nave con un contratto decennale).
La Lituania, la maggiore delle tre nazioni baltiche, ha iniziato a importare il gas liquefatto nel dicembre 2014, al fine di ridurre la sua dipendenza dalle forniture di gas russo (via gasdotto), e Litgas ritiene essenziale, in base alle tendenze più recenti, l’utilità di un punto vendita all'ingrosso del GNL per il decollo mercato su piccola scala del GNL nell’intera regione.
Il terminale di Klaipeda è una posizione comoda per le operazioni di rifornimento, in quanto può essere raggiunto dal centro del Mar Baltico in un solo giorno.
A margine dell’ accordo, Dalius Misiunas, Presidente e Amministratore Delegato di Lietuvos Energija ha così commentato "Siamo molto soddisfatti di aver rafforzato la nostra partnership strategica con Statoil. Si tratta di un passo importante per Lietuvos Energija, per il terminale GNL di Klaipeda e per il nostro paese. Stiamo entrando nel mercato emergente del GNL su piccola scala sul Baltico. L'accordo di cooperazione con Statoil non solo permette di sviluppare il nostro business, ma crea le premesse affinché il terminale di Klaipeda possa diventare un futuro centro regionale per le forniture di piccola taglia del gas naturale liquefatto".
In una dichiarazione congiunta, le tre aziende concordano sulla prospettiva di crescita nei prossimi anni del segmento del GNL su piccola scala, dal momento che il gas naturale liquefatto offre la migliore opportunità per gli utenti marittimi per rispondere ai limiti imposti dalla Sulphur Emission Control Area (SECA), mentre appaiono sempre più disponibili e competitive sul mercato nuove soluzioni di approvvigionamento.